C'è l'accordo per il futuro dei 25 lavoratori della Compagnia Pietro Chiesa. Il vertice che si è tenuto in Prefettura a Genova ha dato il risultato sperato dopo le fumate grigie prima di Pasqua. I 25 'Carbunin' entreranno in Compagnia Unica: prima come soci “speciali” cioè pagati a giornate lavorate, per poi passare a soci “ordinari” a giugno, una volta che la Culmv avrà presentato il piano d’impresa biennale richiesto da Palazzo San Giorgio.
Con l'intesa raggiunta oggi lo sciopero del 9 aprile è stato annullato. L'Autorità di sistema girerà la richiesta al ministero dei trasporti, che dovrà decidere. Il parere è atteso entro giugno 2018. Nel frattempo i lavroatori continueranno ad operare come oggi.
L'incontro in prefettura, presenti Autorità portuale, terminalisti, sindacati e i rappresentanti di 'Chiesa' e Culmv, ha risolto il nodo della ricollocazione dei 25 lavoratori (21 soci e 4 dipendenti) e della continuità occupazionale.
"Presenteremo istanza per far diventare in via transitoria soci speciali i 25 della 'Chiesa' e i nostri 53 interinali", dice il console della Culmv Antonio Benvenuti. Soddisfatti i sindacati: "Ci auguriamo di aver trovato una soluzione che possa essere definitiva nel breve-medio periodo" dice Enrico Ascheri (Filt-Cgil porto). Nessun passaggio, quindi, neppure temporaneo, alle dipendenze dei terminalisti genovesi, che avevano offerto disponibilità ad assorbire solo meno di metà dei lavoratori.
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