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M5s-Lega? "Schiaffo agli elettori, ma sì al governo di scopo"
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"Siccome questo voto ha cambiato le geometrie del centrodestra, oggi bisogna mettersi intorno a un tavolo e pensare a un programma serio e a selezionare la classe dirigente. Per quanto mi riguarda non è stato fatto un ottimo lavoro. Essendo artefice di una delle poche avventure di successo, se ogni tanto andassero a imparare dove si vince non sarebbe male". 

L'ultima stoccata indirizzata ad Arcore, il presidente Giovanni Toti la lancia dallo studio di 'Otto e Mezzo', ospite di Lilly Gruber per analizzare gli scenari che porteranno al prossimo esecutivo. Il governatore ligure ritiene "difficile", se non "impossibile", un governo politico M5s-Lega perché sarebbe "un governo dei due opposti" e "vorrebbe dire dare uno schiaffo ai rispettivi elettorati". Indicazioni a Mattarella? "Penso che la partita debba partire dal centrodestra. La coalizione andrà al Quirinale con più del 37%".

Toti, però, non chiude all'ipotesi di un governo di scopo. "Ripeto, un accordo tra Salvini e Di Maio lo trovo impossibile - specifica - Se questo voto ha fatto nascere la terza repubblica, non credo che possa sfociare in un governo dei due opposti. Certo non potrebbe fare flat tax, ius soli, espulsioni. Capirei un Governo di puro scopo per le clausole di salvaguardia, una legge elettorale che garantisca una maggioranza e poi tornare a votare". 

La colpa dello stallo, secondo il presidente della Liguria, è proprio del meccanismo elettorale. "Il Parlamento - dice - dovrebbe dire francamente che questa legge elettorale va cambiata al più presto. Forse una classe dirigente ingrigita ha pensato più a salvare se stessa che a dare governabilità al Paese. Vorrei sentire qualcuno che alzi il ditino e dica che una serie di meccanismi non consentirà di governare questo Paese".

A scottare è ancora la vicenda delle candidature, con Berlusconi e i suoi fedelissimi che avevano bocciato le proposte di Toti. "Io non sono appassionato tra Salvini, Berlusconi e Meloni - precisa - Sono cose che si esauriranno in dieci giorni. Non è questione di frazionismi o tradimenti. Io non andrò alla Lega, resterò dove sono. Ma il mondo sta cambiando, bisogna rendersene conto. Se c'è un assessore bravo lo si valorizza".