politica

Una vita nella Dc ora firma un appello per Liberi e Uguali
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Miracoli di queste elezioni, che arrivano dopo la campagna più noiosa, vuota, confusa e deludente della nostra storia repubblicana. Succede che uno dei “leoni” della Prima Repubblica, e anche un po’ della seconda, uno dei più stimati leader di profonda origine democristiana, un “professore” vero con la maiuscola nella materia giuridico-costituzionale-pubblica, niente meno che Lorenzo Acquarone, confidenzialmente “Lorenzino”, deputato per molte legislature, firmi un appello a favore di Liberi e Uguali, la lista dei dalemian bersaniani, guidata dal presidente del senato Pietro Grasso. Più che un miracolo sembra un fake news, un errore di stampa, un caso di omonimia, una notizia da strabuzzare gli occhi.



Ma come, un democristiano storico, di quelli che il marchio Dc lo hanno mantenuto ben forte, anche dopo tutte le mutazioni, un nobile esponente, già vice presidente della Camera per molte legislature, professore stra-emerito di Diritto Amministrativo, avvocato di grido, tutt’ora con avviatissimo studio professionale, che firma l’appello perché si voti la vera Sinistra? Non ci sarebbe nulla di sbagliato, anzi, se non fosse che Acquarone ha una lunga e proficua vita politica e professionale passata altrove che su questo fronte...


Trentadue nomi in calce a questo appello, tutti noti esponenti della società civile, per carità, ed anche protagonisti della recente vita pubblica genovese come il sindaco-marchese Marco Doria, come l’ex direttore del teatro Stabile, Carlo Repetti, come fior fior di sindacalisti, prevalente targa CIGL, Roberta Papi e Walter Fabiocchi, come l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova e Livorno, Giuliano Gallanti e via andare, fino a “Lorenzino”, il botto della superlista, la sorpresa.


L’iniziativa di nobile e altolocato appoggio si inquadra nel tentativo di fare appello alle radici profonde della sinistra, alla sua storia. “Vogliamo che nel nuovo Parlamento vi sia una forza autenticamente di sinistra, che si batta per valorizzare le migliori tradizioni del movimento operaio italiano e che dia rappresentanza ai milioni di elettori delusi che la politica ha allontanato “_ dice l’appello, che spiega come le politiche economiche neoliberiste dei governi degli ultimi decenni abbiano accentuato le diseguaglianze, ridimensionato il welfare e i diritti dei lavoratori…..


Insomma un vero manifesto della Sinistra-Sinistra che ha strappato dal Pd di Renzi, provocando la scissione dolorosa, che sicuramente condizionerà il risultato elettorale.
D’altra parte gli appelli, le mozioni che partono dalla società civile per appoggiare l’una o l’altra lista, sono numerosi ed anche utile nel marasma di questa campagna. Niente da eccepire su segnali che anzi dimostrano un po’ di mobilitazione “civile” intorno a un voto che i partiti, uno o l’altro non conta, hanno certo fatto di tutto per rendere lontano, difficile, quasi incomprensibile, a partire dalla sua formulazione pratica con il famigerato “Rosatellum”.


Quello che appare “nuovo”ed anche soprendente, nel “caso di specie” (usiamo un linguaggio leguleio adatto al superavvocato Acquarore), è che questi “appoggi” facciano emergere tali capovolgimenti “storici”, come questo di un personaggio che probabilmente nella sua lunga e brillante vita di professionista, parlamentare, grande professore, quella Sinistra-sinistra l’ha più combattuta che “controfirmata”.


O si tratta veramente di una vera fake news…...Permetteteci la contraddizione in termini, del vero -falso, ma “Lorenzino” ci ha proprio preso in contropiede. E forse è il caso di aspettare da questo personaggio una spiegazione della sua totale conversione, altro che sulla via di Damasco! A meno che non sia stata, la conversione, sulla via dell’ultimo referendum, nella cui battaglia Lorenzo Acquarone aveva combattuto duramente e con la sua grande abilità dialettica sul fronte del “no”. Insieme anche a D’Alema e company..