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L'esponente dem: "Siamo per una scelta di stabilità"
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Facendo una sintesi su un programma diverso con qualunque partito si costruirà, o si potrebbe costruire, una coalizione. Siamo per una scelta di stabilità”.

Ettore Rosato, capogruppo uscente del Pd alla Camera, non vuole che si chiami inciucio, ma in una intervista a Primocanale spiega che, al di là delle dichiarazioni di facciata sul no alle larghe intese, il PD è pronto a mettersi a disponizione per trovare un accordo con gli altri partiti dopo il voto.

"Noi ambiamo a governare con il nostro progetto" aggiunge e sul candidato premier dice: "Siamo l’unico partito a cui questa domanda si può fare perché abbiamo più carte da giocare. Renzi o Gentiloni? Sono complementari. Bisogna costruire un consenso. Se è più facile con Gentiloni? Non lo so. Tra i due comunque c’è grande collaborazione e lealtà”.


Ettore Rosato lei anche il parlamentare che ha dato il nome della legge elettorale con cui si va al voto. Ne è orgoglioso?
Orgoglioso è una parola grossa. E' stata però la legge elettorale che è stata votata con il maggior consenso del Parlamento.

Non ci sono le preferenze, non è possibile il voto disgiunto tra uninominale e proporzionale, non si possono scegliere le persone. Non crede che questo possa favorire l'astensionismo?
Non credo. Questa legge elettorale rispetto a quelle precedenti ha il vantaggio che i nomi sono sulla scheda. Quando andremo a votare mettiamo una X sul partito e contamporaneamente sappiamo anche per chi votiamo. Nel 2013 non era così. E' molto più trasparente rispetto al passato.

Ci sono però alcuni meccanismi complicati come quello delle coalizioni che "rubano" voti ai partiti che rimangono sotto il 3%, alcuni giuristi hanno messo in discussione la costituzionalità di questa norma...
E' più semplice di quanto sembra. Se un elettore sceglie di votare per una coalizione per il suo programma, mette una X sul partito di quella coalizione. Abbiamo solo messo un'asticella minima, quella del 3%, per non disperdere i voti di chi ha scelto un partito all'interno di una coalizione. Siamo tutti allenatori della nazionale, ma poi bisogna trovare il consenso. Quelli che criticano per otto anni non sono riusciti a cambiare il "porcellum".

Un aspetto più preccoupante è che sarà complicato trovare una maggioranza. Cosa può accadere? Larghe intese, governo di minoranza, un Gentiloni che possa traghettare il paese?
Intanto non dipende da questa legge elettorale, ma questa situazione politica italiana rende difficile trovare una maggioranza. La Corte Costituzionale ha bocciato il premio di maggioranza che era nel 'porcellum'. Se ci sono tre coalizioni che si confrontano si rischia di non avere la maggioranza.

Con un sistema uninominale prevalente sarebbe stato più facile..
Sì, ma l'allenatore di calcio è quello che sta in panchina. Ma quando si è discusso in parlamento il partito democratico e la lega nord erano per il ritorno al 'Mattarellum', gli altri - a cominciare da Forza Italia e 5 Stelle - erano per il proporzionale puro. Non c'era la maggioranza per farlo. Abbiamo messo il massimo di maggitoario possibile.

A questo possibile cosa può succedere?
Possono succedere due cose: o uno dei tre contendenti ottiene un risultato importante che consenta autonomia. Penso che la partita sia aperta per il centro sinistra. Oppure facciamo quello che dice la Costituzione: il Capo dello Stato darà un incarico esplorativo per verificare chi ha i numeri.

Serve, in base a come lo vogliamo chiamare, un inciucio o un accordo...
E' scritto nella Costituzione. Non si parla di inciucio. Potrebbe essere un accordo tra 5 Stelle e Lega, che si parlano spesso e dicono le stesse cose.

Adesso però tutti negano possibilità di accordi. Lega e 5 Stelle, ma anche Pd e Forza Italia negano larghe intese. E' davvero così?
Se le larghe intese si basano su cose che dice per esempio ora Berlusconi, per esempio l'abolizione della norma sulle unione civili, o una politica sulla legittima difesa che si basa sull'armiamo tutti, allora non si può fare l'accordo.

In quel caso no, ma facendo una sintesi tra programmi diversi?
Facendo una sintesi su un programma diverso con qualunque partito si costruirà, potrebbe costruire una coalzione che possa consentire al paese di essere traghettato. Noi siamo per una scelta di stabilità. E' chiaro che siamo per avere un governo che o è ispirato al nostro programma, oppure saremo all'opposizione. Noi andremo a governare con il nostro progetto, con il nostro programma.

Con quale candidato premier?
Noi siamo gli unici a cui questa domanda si può fare. Perchè siamo gli unici che abbiamo più carte da giocare. Gli altri hanno solo un nome. La Lega ha Salvini, Forza Italia ha Tajani...

Punterebbe più su Renzi o Gentiloni?
Sono complementari. Dobbiamo costruire un consenso sul governo.

Più facile con Gentiloni?
Non lo so, ma al di là delle cose che si dicono c'è lealtà reciproca.

Lei era considerato un fedelissimo di Franceschini, ora si dice che invece è più vicino a Renzi. Non mi dica che non ci sono correnti...
Non lo dico, mamma mia!  Negli altri c'è un proprietario, più facile evitare discussioni. Noi siamo un gruppo molto composito. Io sono del Pd, sostengo Renzi con convinzione e sono amico di Franceschini.

Il ligure Orlando ha detto "ora si corra per vincere" poi si deve rimettere in discussione cosa è il Pd. Ci sarà una resa dei conti?
Per le liste partivamo da un numero enorme di parlamentari grazie al premio di maggioranza. Ci sarà quindi una riduzione del numero di parlamentari del Pd, anche a parità di risutlato elettorale. Questo ha lasciato molti scontenti...

Soprattutto orlandiani
Diciamo che sono stati più rumorosi. Qui abbiamo un candidato di punta in una posizione importante chè è Mario Tullo.

Se la dovrà giocare...
Si ma lui è molto bravo, sono convinto che ce la farà. Nonostante LeU faccia di tutto per evitarlo. Non capisco perchè Cofferati doveva candidarsi proprio contro Tullo.

Per il finale di campagna elettorale ci dobbiamo aspettare da Renzi cose ad effetto per recuperare rispetto a quello che dicono i sondaggi?
Abbiamo deciso una campagna elettorale della gente. A Genova ho ascoltato le persone al mercato, per sentire opinioni, critiche, incitamento e sostegno. Sarà così la nostra campagna, senza colpi ad effetto, dicendo le cose come stanno, senza promettere cose mirabolanti, dicendo le cose che abbiamo fatto. Lavorando per la stabilità di questo paese, per i diritti e per la qualità della vita dei cittadini.

Si dovrà cambiare il rosatellum dopo il voto?
Se qualcuno troverà una legge migliore io sono il primo che la vota. Ma sarà difficile.