cronaca

Allo sportello della Camera di commercio giovani e non solo
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Aspiranti imprenditori, titolari d'azienda o lavoratori autonomi in balia della burocrazia: è la carica delle (quasi) mille persone che dal febbraio 2017 si sono rivolte allo sportello per il sostegno alla competitività delle imprese attivato dalla Camera di Commercio di Genova. Segno che in una città con pochi posti di lavoro, da cui tanti giovani continuano a scappare, la carta che molti tentano di giocarsi è mettersi in proprio.

In particolare sono stati aiutati 712 aspiranti imprenditori e 121 persone che avevano già un'attività. Altri 139 non avevano le idee chiare e sono stati scoraggiati dalla voglia di mettersi all'avventura. La fascia d'età più nutrita è quella che va dai 26 ai 45 anni (64%), soprattutto disoccupati (80%). Il settore che va per la maggiore è il commercio (42%), ma anche artigianato (28%) e servizi (24%).

Ma cosa dovrebbe spingere qualcuno ad aprire un'attività in Liguria? "Basti pensare che nel 2021 avremo il Terzo Valico, collegamenti veloci, il nodo ferroviario, una nuova viabilità. Oggi i nostri valori immobiliari sono molto più bassi di città come Milano. Investire su Genova potrebbe rivelarsi un ottimo affare", spiega Maurizio Caviglia, segretario generale della Camera di Commercio.

Lo sportello ha sede presso il Centro Ligure Produttività, al Palazzo della Borsa, ed è gratuito per tutti. I servizi comprendono i seminari formativi, le consulenze con gli esperti per capire se l'idea può stare in piedi o meno, fino all'elaborazione del business plan con 20 ore di accompagnamento per chi avvia una start-up.

Lo sportello, finanziato dalla Fondazione Carige insieme alla Camera di Commercio, ha permesso di aiutare anche gli imprenditori in difficoltà. "I dati di Infocamere dicono che il tasso di mortalità di imprese in provincia di Genova a tre anni dall'iscrizione al registro è del 33%, mentre se guardiamo a quelle accompagnate dallo sportello competitività il tasso scende al 24%. Questo è stato possibile anche perché abbiamo scoraggiato le avventure troppo rischiose", rivela Paolo Momigliano, presidente della fondazione. 

Comunque, per chi decide di aprire un'attività l'ostacolo più grande è sempre lo stesso: trovare i soldi. "Un giovane ha meno strumenti e per questa ragione l'accesso al credito è più difficoltoso - dice Matteo Gatto, responsabile dello sportello - Ci si sta muovendo con iniziative pubbliche, come un bando del Mise rivolto a giovani under 35, però si può fare ancora molto".