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Ecco il compromesso con Vaccarezza, Gagliardi e Bagnasco
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Ore decisive per il centrodestra, in Liguria e non solo. Lunedì scadrà il termine per la presentazione delle liste, ma domenica i giochi per le elezioni del 4 marzo saranno già tutti fatti, o quasi. Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha avanzato a Roma la sua controproposta. E dopo le indiscrezioni sullo strappo col partito dovuto alle candidature dei 'paracadutati', getta acqua sul fuoco: "Io resterò senza dubbio in Forza Italia, per adesso, se non mi cacciano. Non siamo mica al campetto dell'oratorio, che chi si arrabbia se ne va col pallone perché è suo". 

Già entro sabato dovrebbero essere definiti i collegi uninominali, per i proporzionali bisognerà attendere. "Mi auguro non siano chiuse le scelte - prosegue Toti - si andrà ancora avanti a discutere". Dopo la bocciatura degli assessori Cavo e Scajola, il compromesso vedrebbe le candidature di Vaccarezza, consigliere regionale, e Gagliardi, vice sindaco della Spezia, oltre a Roberto Bagnasco nel collegio del Tigullio con Giorgio Mulé, ex direttore di Panorama, nelle liste del proporzionale.

Dopodiché sarà il risultato delle elezioni a determinare i nuovi equilibri. "Forza Italia? Speriamo vada bene, se lo decidesse Toti andrebbe benissimo, ma lo decideranno gli elettori il 4 marzo alle urne", chiosa il governatore. 

L'arcivescovo di Genova, intanto, a margine della visita augurale a Palazzo Tursi col sindaco Marco Bucci, aveva bocciato nettamente la linea delle dirigenze nazionali dei partiti: "Il valore fondamentale di un politico è conoscere i problemi del territorio. Questi 'paracadutati' non so quanto li conoscano".

"È evidente che tutti i partiti fanno valutazioni complessive a livello nazionale - continua Toti - Noi abbiamo semplicemente dato il nostro contributo perché auspichiamo, in un Paese dove a votare si va poco e malvolentieri e dove l'antipolitica si è nutrita degli errori della politica, di fare scelte che avvicinino i cittadini alla politica. Queste sono scelte certamente legate al territorio, alla competenza e alla meritocrazia. Dopodiché, siccome siamo grandi sappiamo che le esigenze che si incrociano in questi casi sono molte. Non esiste solo il bianco e il nero, ma anche il grigiolino".