
La notizia non sorprende ma allarma il primario di alcologia dell'ospedale San Martino Gianni Testino: "Il consumo di alcol nei minori è confermato dalle statistiche che parlano del consumo di alcol fra il 5% dei ragazzi fra gli 11 e i 15 anni e del 30% fra i 16 e i 17 anni. E' bene ribadire che l'alcol a quella età provoca gravi danni perché il fegato non è ancora in grado di eliminare l'etanolo.
"Se si consumano alcolici più volte in un paio di ore, tre aperitivi, o tre birre medie o anche tre bicchieri di vino, inoltre, si possono indurre danni al cervello, ai testicoli e alle mammelle, con relativi possibili problemi di fertilità, come capita anche con i minori che fumano. Quanto successo a Capodanno - sottolinea Testino - non mi stupisce perché fra i giovani spesso si fa a gara ad arrivare alla mezzanotte più alterati possibili. Ma i ragazzi e i loro genitori devono sapere che gli alcolici creano danni importanti. Il fegato impiega poi dei mesi a ricreare le difese che servono ad eliminare l' etanolo. Senza contare che quando un ragazzo si ubriaca non riesce a percepire le situazioni di rischio. Per questo molto spesso i più giovani sono vittime di incidenti stradali. Inoltre l'alcol abbassa i livelli di testosterone, questo significa che bere alcol non è figo e riduce le prestazioni sessuali, il contrario di quanto credono molti ragazzi".
IL COMMENTO
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