porti e logistica

E la Culmv: "Settimana prossima pronti al bis"
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Sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori portuali confermato anche a Genova con quattro presidi convocati dai tre sindacati confederali (Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti) ai principali varchi portuali. A partire dalle 6 del mattino i lavoratori faranno picchetti agli ingressi di Ponte Etiopia, via Albertazzi, Terminal Messina e Psa di Voltri. 

Lo sciopero coinvolgerà i dipendenti delle imprese, delle compagnie e dei terminal portuali. Le regioni della protesta riguardano i contenuti del decreto correttivo sul lavoro portuale che modifica il decreto del 2016, tramite cui lo scorso anno il Governo ha varato la riforma dei porti.

Soddisfatta a metà per l'approvazione del Correttivo porti, anche la Culmv di Genova parteciperà allo sciopero, ma la prossima settimana potrebbe fare il bis se non arriveranno dai terminalisti i pagamenti delle prestazioni che consentiranno di erogare la tredicesima ai soci. "Il decreto è un tema importante e parteciperemo allo sciopero - dichiara il console della Culmv Antonio Benvenuti - dopodiché noi della Compagnia potremmo fare un altro sciopero nei prossimi giorni se non arriveranno i soldi che i terminalisti ci devono per il lavoro fatto. Tutti i pagamenti sono in ritardo e rischiamo di non poter pagare le tredicesime".

Lunedì è prevista una riunione con l'Autorità di sistema portuale. Se non segnerà l'accordo i delegati della Compagnia Unica sono già pronti a proclamare sciopero. Per quanto riguarda invece il Correttivo porti approvato dal Consiglio dei ministri lunedì sera, il giudizio è positivo sulla parte che concede alle Autorità portuali di utilizzare il 15% delle entrate fiscali per finanziare formazione professionale e la ricollocazione del personale per terminalisti, imprese e compagnie: "Sono cose che chiedevamo da tempo, ma manca il capitolo dei prepensionamenti". Positiva anche l'abolizione del comma 9 dell'articolo 17 che impediva di considerare il pool dei lavoratori per i picchi di traffico, a Genova la Culmv, come soggetto che svolge un servizio di interesse pubblico.

Ma il provvedimento, secondo le organizzazioni sindacali, "non è esaustivo rispetto alle nostre rivendicazioni, peraltro coincidenti con i pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari, in quanto non completa e non armonizza le misure contenute". I sindacati dei trasporti giudicano "incomprensibile l'azione ostativa del Ministero dell'Economia e Finanza, assunta in Cdm, sulla possibilità di prevedere l'accompagnamento all'esodo per i lavoratori dei porti al di là delle facoltà previste per gravi crisi aziendali. Tali misure sono ancora di rilevante interesse per i lavoratori del settore portuale che non gode dei benefici previsti dalla norma sui lavori usuranti e che pare veder riconosciute alcune delle proprie mansioni tra i lavori gravosi con dinamiche interpretative ancora molto incerte".

Come in passato "produrremo - concludono Filt, Fit e Uiltrasporti - ogni sforzo e offriremo il nostro contributo, nei giorni che restano all'iter parlamentare, per tentare di trovare una soluzione utile a completare il quadro normativo", con l'obiettivo "di garantire le efficienze per l'intero sistema nazionale e le tutele per i lavoratori dei porti".