cronaca

Le false assunzioni servivano per rinnovare permessi soggiorno
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Scoperta dalla polizia una ditta di pulizie inesistente creata da una sudamericana per assumere in modo fittizio stranieri che così potevano rinnovare il permesso di soggiorno. I primi sospetti sull'azienda sono nati quanto gli esperti della Divisione Immigrazione della questura di Genova si sono accorti che la ditta di pulizie continuava ad assumere nuovo personale tanto che in poco più di un anno aveva regolarizzato 80 stranieri, quasi tutti licenziati pochi mesi dopo. I sospetti dei poliziotti sono cresciuti quando le prime verifiche hanno confermato che tutti i lavoratori all'atto dell'assunzione avevano il permesso di soggiorno in scadenza.




L'assunzione evitava loro di diventare clandestini. Gli agenti hanno scoperto anche che molti dipendenti "fantasma" dopo avere ottenuto il permesso di soggiorno venivano licenziati e così beneficiavano in modo indebito anche di ammortizzatori sociali come la disoccupazione e, in alcuni casi, dei benefici previsti in caso di maternità. La titolare della ditta è stata denunciata per falsificazione di documenti al fine di ottenere il permesso di soggiorno. Gli inquirenti sospettano che la donna gestisse il mercato delle false assunzioni in cambio di somme di denaro ingenti.