salute e medicina

La denuncia del presidente della commissione Sanità della Regione Liguria
1 minuto e 28 secondi di lettura
Prevenire è meglio che curare, questo è lo spirito con cui il medico Matteo Rosso, presidente della commissione Sanità della Regione Liguria, ha interrogato l’assessore alla sanità ligure sulla possibilità ed opportunità di incrementare il servizio Ser.T all’interno della casa circondariale di Marassi.

"Un solo medico e due infermieri compongono l’equipe che assiste ben 280 pazienti. Tre sole unità, con un rapporto di 1 a 100, che si prendono in carico pazienti con patologie, storie e dipendenze complesse mi sembrano veramente poche. Un aumento e potenziamento del Ser.T non solo va nell’ottica di quanto dice la costituzione con l’art. 27 circa la pena ed il suo scopo, ma va anche, e soprattutto, a vantaggio dei cittadini dato che, è ormai assodato, l’attivazione di percorsi di trattamento strutturati per pazienti detenuti tossico/alcol dipendenti riduce il rischio di recidiva nella commissione di nuovi reati". Commenta così Matteo Rosso la sua richiesta tanto in qualità di medico quanto di consigliere regionale e prosegue dicendo "teniamo presente che bel il 40%, quasi uno su due, dei detenuti nel carcere di Marassi è tossicodipendente".

La riposta che viene dall’assessorato, che ha promesso un aumento delle ore da 24 a 36 del medico competente e l’aggiunta di un operatore sociale, va nella direzione auspicata e richiesta dal consigliere Rosso il quale però non vuole limitarsi a questi primi importantissimi passi, ma chiede anche un aumento del personale infermieristico "perché è importante garantire piena sicurezza a chi opera nell’assistenza dato che, ricordiamolo, chi opera in questi ambienti e con questi particolari pazienti rischia sempre che accada l’imprevedibile’ puntualizza il Matteo Rosso