cronaca

Toti: "Abbiamo guadagnato cinque mesi, grazie ai 5 milioni di euro stanziati dalla Regione"
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"Oggi, a pochi giorni dal via libera del Cipe al finanziamento del Bando Periferie che destina 18 milioni di euro alla riqualificazione del waterfront di Savona, il progetto definitivo per il recupero di Villa Zanelli è già pronto per l’esame in Conferenza dei Servizi. Abbiamo guadagnato cinque mesi di tempo, grazie ai 5 milioni di euro stanziati nel marzo scorso da Regione Liguria a valere sul Fondo Strategico per consentire l’immediato avvio della progettazione”.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che oggi a Savona, insieme all’assessore all’Urbanistica Marco Scajola e al sindaco Ilaria Caprioglio, ha presentato il progetto definitivo per il recupero di Villa Zanelli, gioiello liberty nel cuore di Savona. L’immobile, inutilizzato dal 1998, circondato da un ampio parco a pochi metri dal mare, diventerà uno spazio polifunzionale, un museo e hôtel de charme: l’intervento sarà finanziato per 4,8 milioni di euro nell’ambito delle risorse complessivamente destinate al recupero del waterfront di Savona dal Bando Periferie (Dpcm 25 maggio 2016).
Nell’aprile scorso Arte Genova, azienda territoriale per l’edilizia proprietaria dell’immobile dal 2011, ha dato incarico a Ire, la società per le Infrastrutture di Regione Liguria, di redigere il progetto definitivo, oggi terminato e pronto per essere sottoposto al vaglio della Conferenza dei Servizi. L’iter autorizzativo si concluderà a gennaio del prossimo anno in modo da poter avviare il progetto esecutivo entro marzo e aprire il bando di gara nella prossima primavera (maggio 2018). “Se tutto procederà come previsto – ha aggiunto il presidente Toti – i lavori potranno iniziare già nel prossimo autunno. Villa Zanelli diventerà un centro polifunzionale di supporto all’offerta turistica di Savona e un elemento centrale di riqualificazione di un progetto più vasto del waterfront”. Il recupero di Villa Zanelli rientra nella strategia di rilancio della città di Savona e in particolare dell’area del waterfront voluta da Regione Liguria, in collaborazione con l’amministrazione comunale, che ha ottenuto il finanziamento statale del bando per il recupero delle periferie per un totale di 18 milioni di euro (delibera Cipe pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 13 novembre scorso).
Anche l’assessore Marco Scajola ha sottolineato "l’importanza del recupero di un bene che era in una situazione di abbandono e di degrado da anni e con in più il vincolo della cartolarizzazione. Oggi possiamo dire che si parte con il rilancio non solo della Villa, ma anche del giardino che avrà un interesse pubblico. Nella realizzazione del progetto – ha concluso Scajola - saranno coinvolti anche i privati, ma è importante sottolineare che la struttura sarà riqualificata e rilanciata". “Dopo vent’anni di abbandono – ha aggiunto il sindaco Caprioglio - Villa Zanelli, vero gioiello del nostro territorio, ritorna al suo splendore. È una promessa mantenuta, un sogno dei savonesi che finalmente si avvera: il primo tassello nella nostra visione della Città del domani. Siamo entusiasti: questo – ha concluso - è il risultato dell’ottimo lavoro di squadra condotto a tempo record, nelle settimane successive al nostro insediamento, in sinergia tra Comune di Savona e Regione Liguria”.


Il progetto. È previsto il recupero della completa accessibilità al pubblico, anche disabile, del parco e della villa attraverso la realizzazione di:

• un Museo del Mare e della Balneazione (120 mq di sale espositive al piano terra) a testimonianza dell’importanza della funzione balneare che le ville della riviera hanno avuto nel Novecento, mète di un turismo di qualità che ha portato nella Riviera ligure importanti personaggi internazionali.

• un Hotel de Charme (10 camere di lusso per complessivi 24 posti letto) al primo e secondo piano dell’immobile, con bar e ristorante con servizi annessi (220 mq)

• il recupero della terrazza panoramica (150 mq) e della Torretta Belvedere

• il recupero del parco storico (7.800 mq complessivi con 80 alberi a grosso fusto). Attualmente versa in cattive condizioni e il restauro prevede il censimento botanico, la cura e la manutenzione delle essenze e la trasformazione del giardino in parco di accoglienza aperto al pubblico. È previsto l’utilizzo di essenze tipiche del parco storico.

Per quanto riguarda l’immobile, sono state realizzate approfondite indagini strutturali utilizzando le moderne tecniche della diagnosi edilizia.
È previsto il consolidamento delle strutture e il restauro delle facciate della villa attraverso la messa in sicurezza degli intonaci e delle componenti decorative, la demolizione delle componenti non recuperabili e la rimozione degli elementi estranei alla composizione originaria, con integrazioni finalizzate al ripristino dell’unità dell’immagine complessiva solo con materiali compatibili agli originali.
Per quanto riguarda gli interni, è previsto il recupero di diversi elementi di pregio quali i pavimenti, i soffitti, gli infissi e diversi elementi decorativi.