"Abbiamo a che fare con delinquenti, non persone in stato di bisogno. Con loro non vogliamo avere nulla a che fare, non sono graditi alla città di Ventimiglia. Ci sono delle regole e queste vanno rispettate" duro l'intervento del sindaco della città di confine, Enrico Ioculano (Pd), riferendosi all'arrivo di nordafricani a Ventimiglia che nulla hanno a che vedere con i flussi migratori. Il sindaco si riferisce all'arrivo di immigrati dal Maghreb e dalla Tunisia in particolare, ex detenuti liberati con l'amnistia. Ioculano sollecita al ministro dell'Interno Minniti rimpatri più rapidi. "La verità - ha affermato Ioculano - è che da circa tre settimane ci troviamo di fronte a un flusso completamente diverso dal passato: quello principale si è arrestato, ora abbiamo a che fare con soggetti pericolosi. Per questi non esiste alcun tipo di accoglienza che il Comune debba fare e vogliamo rimpatri più spediti".
Lo sfogo del sindaco arriva dopo l'aggressione di una commerciante che, mercoledì scorso, è stata palpeggiata in negozio da uno straniero ubriaco. Ma nei giorni precedenti vari sono stati gli episodi di violenza in città con risse, rapine, aggressioni. Sul fatto che molti cittadini chiedono al sindaco di far rispettare le ordinanze a tutela del decoro e della legalità, Ioculano ha risposto: "Ordinanze possiamo firmarne quante ne vogliamo. Ma a noi serve una risposta dallo Stato". Ieri il sindaco aveva anche ironizzato: "Se va avanti così accetterò l'invito a prendere la tessera della Lega"
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