cronaca

I cittadini garantiscono in un comunicato: "Non verranno"
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Si raffredda la tensione a Multedo in previsione della seconda fiaccolata di protesta contro l'insediamento dei migranti all'ex asilo Contessa Govone. La Cgil e in seguito l'intero comitato GenovaSolidale hanno deciso di annullare la loro contro-manifestazione dopo l'annuncio - non ancora confermato in via ufficiale - che CasaPound non parteciperà all'iniziativa dei cittadini.

Già in mattinata, ai microfoni di Primocanale, i residenti avevano preso le distanze dalle minacce a Don Giacomo Martino (bollate come "gravissime" anche dal Prefetto) e dalla presenza annunciata del movimento di estrema destra. In pomeriggio hanno diffuso un comunicato: "I cittadini di Multedo ancora una volta scendono in piazza per manifestare il loro dissenso su una decisone presa da Curia e Prefetto. Desiderano che gli unici interlocutori in questo momento restino loro".

Quindi: "Affermiamo che Casa Pound non sarà al nostro fianco durante la fiaccolata di martedì 24". Poi altre parole distensive nei confronti dei sindacati: "Ci è dispiaciuto inoltre essere contrapposti alla classe operaia alla quale molti di noi appartengono e anzi , manifestiamo ancora una volta la nostra vicinanza alle famiglie degli operai dell’Ilva che rischiano il posto di lavoro". 

La Cgil genovese ha quindi fatto retromarcia con una nota, accettando "l'invito fatto dagli stessi cittadini di riportare il confronto in modi e termini più costruttivi e sospende quindi il presidio convocato per domani sera". La camera del lavoro "auspica che si possa intraprendere con questi cittadini una fruttuosa forma di dialogo per rivendicare insieme soluzioni che superino i disagi abitativi ed ambientali denunciati".

Conferma invece la sua presenza Rifondazione Comunista, che si dissocia dal sindacato: "Apprendiamo con stupore e fastidio che la Cgil di Genova ha annullato la propria presenza a Multedo per contrastare la presenza di CasaPound dopo essere stata la promotrice di tale evento insieme ad altre realtà antifasciste. Non è con l'ambiguità che si combatte l'intolleranza e il fascismo. Il Prc di Genova ribadisce quindi la sua presenza al presidio di domani per le 19.00"

In giornata anche il Prefetto aveva fatto appello alla civiltà: "Noi ci auguriamo che la manifestazione avvenga in modo pacifico da parte dei residenti senza strumentalizzazioni da parte di nessuno, non è il momento, anzi è il momento di tranquillizzare questa parte della popolazione. I cittadini dovrebbero confrontarsi con questi ragazzi, conoscerli e, se ci sono delle preoccupazioni, in un secondo momento, esprimerle alla Prefettura che non ha mai chiuso un canale di ascolto e di comprensione".

"Quello che posso suggerire è di andare a conoscere questi ragazzi per rendersi conto chi sono - ha aggiunto il Prefetto - Se danno problemi sul territorio allora saremo pronti a parlarne ma non si possono avere atteggiamenti pregiudiziali rispetto all'accoglienza".

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro della giustizia Andrea Orlando: "Capisco se in una realtà di pochi abitanti vengono improvvisamente portati centinaia di rifugiati, ma 12 persone in un'area urbana non credo che alterino le modalità in cui si vive. Penso che ci sia un problema di malessere nella società che spesso provoca forme anche irrazionali di reazione però poi bisogna avere anche un senso delle proporzioni".

"Siccome tutte le volte la gente ti dice 'perché non li portate a casa vostra', parla uno che ha avuto un centro temporaneo d'accoglienza a 50 metri da casa - ha aggiunto il ministro - Devo dire che la qualità della mia vita non è cambiata, io che abito in periferia. Cambia se arrivano gli autobus e se asfaltano i marciapiedi, ma non se per qualche mese ci sono dei ragazzi che scappano dalla guerra".