cronaca

Gli abitanti a Bagnasco: "Venga a visitarci"
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Nuova puntata del caso migranti a Multedo. Negli scorsi giorni l'assessore alla sicurezza Stefano Garassino era finito nella bufera per aver detto durante un incontro che avrebbe preso "a calci nel sedere" ogni migrante che fosse stato trovato a chiedere l'elemosina. Nonostante i tentativi di mediazione tra Comune, Curia e Prefettura, il comitato più oltranzista ha di nuovo manifestato per il no assoluto e in giornata ha scritto una lettera al cardinale Bagnasco. Invece in Consiglio comunale l'assessore alle politiche sociali, Francesca Fassio, ha lanciato un altro messaggio alla popolazione.

"C'è una sperequazione nella collocazione dei migranti nei Municipi di Genova, il Centro Est ne accoglie una quota rilevante, il Municipio Ponente un numero molto ridotto, perciò bisogna collocarli anche a Ponente - ha detto rispondendo a un'interrogazione della consigliera Mariajosè Bruccoleri (Lista Crivello) - Nella scelta di Multedo bisogna contemperare le esigenze di tutti, quelle dei migranti e le giuste paure dei cittadini, sono al lavoro per trovare una soluzione".

"La città di Genova - si è poi difesa Fassio - da tempo accoglie un numero doppio di migranti rispetto alla quota prevista dalla legge per la scelta politica della passata amministrazione favorevole alla massima accoglienza e perché molti Comuni della città metropolitana non fanno il loro dovere, Genova da tempo si fa carico di molti migranti".

ECCO LA LETTERA INVIATA AL CARDINALE BAGNASCO

Eminenza, ci rivolgiamo direttamente a Lei dopo giorni di tensioni e polemiche. Siamo la stessa Comunità coesa e appassionata che accolse la Sua Visita Pastorale nell'ottobre 2009. Siamo lo stesso quartiere che, in quell'occasione rimasta nel cuore di molti, Le mostrò con orgoglio e gioia i suoi gioielli: l'Asilo Govone, la Scuola Alfieri, i nostri spazi d'aggregazione. Le mostrammo anche le servitù che ci affliggono: un casello autostradale che taglia in due le nostre case, il traffico pesante, i depositi chimici. È cambiato molto da allora: l'Asilo Govone ha chiuso, la Scuola ha meno bambini. I campetti sono in disuso, e la piscina non c'è più: è rimasto solo l'immobile, fatiscente e degradato. Non è cambiato invece il peso delle servitù, ma soprattutto non siamo cambiati noi: siamo le stesse persone che hanno a cuore il destino del loro quartiere e della sua serenità. Per questo, dopo che abbiamo letto di tutto e di più sulle nostre posizioni, Le chiediamo di volerci visitare un'altra volta: torni in Visita Pastorale, come allora, e tocchi con mano le nostre sincere preoccupazioni. Cercheremo di spiegarLe perchè stiamo dicendo "No" al vostro Centro, un "No" che non ha nulla a che fare con cattiveria e egoismo, ma che deriva da una condizione oggettiva di disagio e isolamento progressivo. Sperando di poterLa incontrare nuovamente presto.
La salutiamo con la stessa stima e lo stesso affetto di allora.
Il comitato di quartiere di Multedo

IL COMITATO PER L'ACCOGLIENZA

Un'assemblea pubblica per costituire il 'Comitato Genova Solidale' a favore dell'accoglienza dei migranti è stata convocata per giovedì 19 ottobre alle 17 al Teatro Verdi di Sestri Ponente da una ventina di realtà associative cittadine tra cui la Compagnia Unica, la Fiom Genova, l'Associazione ex deportati e la rsu di Ilva.

"A partire dal caso Multedo, si cerca di diffondere su Genova una cenere tossica - è scritto in una nota - Una cenere sparsa a piene mani da mestatori di paura, da cinici con i neuroni specchio che riflettono solo diffidenza, da professionisti nella costruzione del nemico da usare come agnello sacrificale, da arditi che brandiscono il grande coraggio di prendere a calci quelli che non hanno la forza di stare in piedi, da instancabili paladini dell'insulto e delle battute razziste sui social, da abili costruttori di paure e incertezze che si presentano come eroica e salvifica soluzione mentre arraffano diamanti in Tanzania per poi dire che i migranti vanno "aiutati a casa loro" - o forse da alcuni semplici imbecilli". Genova Solidale ha il cuore, il cervello e la forza per opporsi a questa cenere tossica".