
"Io - rileva Toti - non conosco Gaetano Armao e conosco poco Musumeci. Credo che i dirigenti del centrodestra della Sicilia prima ancora che quelli nazionali dovrebbero sedersi attorno ad un tavolo per capire quale sia il candidato che unisce di più. Se Armao è un fattore di unità, ma al momento non mi pare, va bene lui. Se lo è Musumeci, che ha raccolto già una parte dei nostri alleati storici, allora è più conveniente convergere su di lui. Mi spiace il fatto che in Sicilia Forza Italia potesse esprimere personalità da candidare a governatore ma non è mai stato fatto un nome. Eppure diversi me ne vengono in mente".
Secondo il governatore della Liguria, "per il centrodestra è importante vincere la Sicilia perché, dopo cinque anni di Crocetta, altri cinque anni di Grillo o di un Crocetta sotto mentite spoglie sarebbero disastrosi per la gente e le imprese dell'Isola. D'altra parte, se non si riesce sarebbe negativo cominciare l'ultimo tratto di salita fino alle politiche, dopo le recenti vittorie, con una battuta di arresto preoccupante per un centrodestra che dovrebbe invece quagliare sedendosi attorno ad un programma e candidarsi a guidare il Paese che ha bisogno di cavalcare il refolo di ripresa che c'è. Se ha responsabilità, il centrodestra è l'unico in grado di governare. Se la classe dirigente non è capace di farlo sarebbe una delusione terribile: per me e soprattutto per chi ci ha votato premiandoci in modo che forse allora non meritiamo", conclude.
IL COMMENTO
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