"Qui si lotta per ogni centimetro. Basti pensare che il 28 agosto del 2015 ci furono piogge eccezionali e per soli 28 centimetri non esondò, a Borgo Incrociati". A raccontare è Massimo Ferrante, presidente del Municipio Bassa Valbisagno, l'unico "sopravvissuto" della vecchia guardia, la vecchia giuta Doria. Isoletta di sinistra che si trova a navigare in un torrente, il Bisagno, che ogni autunno, ma avdete sentito, anche in tarda estate, toglie notti serene a oltre 70mila cittadini. Ora finalmente si vede la luce, in fondo al tunnel. E non è una metafora e basta: laggiù in fondo a uno dei fornici (n.d.r le campate ad arco del ponte) si vede realmente un po' di luce perchè sono stati abbattuti i negozi di piazza delle Americhe. Parte di una storia, quella delle edificazioni e delle coperture dei fiumi, che sembra figlia di anni luce fa, ma di cui oggi si pagano ancora pesantemente le conseguenze, in termini di sicurezza e per i costi e tempo di abbattimento di quello che venne edificato.
Anche in questo caso sono in corso i lavori di messa in sicurezza per far fronte alla piena duecentennale "quella che secondo i piani di bacino può superare, ogni duecento anni, i 1400 metri cubi al secondo contro una portata a regime di 1000 e attualmente di 600 metri cubi, che aumenteranno dopo che con il terzo lotto del Bisagno, appena assegnato, si abbasserà l'alveo di due metri proprio sotto i binari della stazione Brignole. Ma solo con il completamento dello scolmatore del Fereggiano, fra un anno, e con la realizzazione di quello del Bisagno, fra un po' di anni, si potrà stare tranquilli, o almeno più tranquill di oggi".
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