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Mercatino: da Corso Quadrio allo 'Sbarazzo della Superba'
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La Fiera di Genova non ospiterà mai più migranti. "Le strutture non sono lì per questo - conferma il sindaco Bucci in una lunga intervista a Primocanale - alla Fiera faremo tutto un altro lavoro. Stiamo già studiando adesso la riqualificazione delle aree anche attraverso il progetto del Blueprint. Certamente dovremo trovare soluzioni alternative per l'accoglienza". 

Rispetto ai temi dell'immigrazione, Bucci assicura che "i rapporti con la prefettura sono ottimi" e che il Comune farà "tutto quello che il Governo ci impone di fare". Per il resto il primo cittadino conferma la linea tenuta in campagna elettorale: "Siamo disposti a fare integrazione, cioè a far sì che le persone che vengono qui diventino parte della società civile, altrimenti l'accoglienza non serve. E noi non abbiamo le strutture a sufficienza per fare integrazione". 

Su quello che sarà "l'erede" del mercatino di corso Quadrio, Bucci ancora non si sbilancia sulla scelta dell'area. Conferma che esiste una 'short list' di tre siti condivisa da tutta la maggioranza, anche se l'accordo va ancora trovato. Ma sul tipo di struttura non ci sono dubbi. "Noi faremo una cosa diversa: il mercato di serconda mano. Un luogo dove è possibile portare la propria roba usata e venderla. Sarà chiuso, con tavoli, servizi igienici, un controllo preciso sulla merce. Questo è il mercato di seconda mano, aperto a tutti e non solo ai migranti. Ad esempio se un genovese vorrà vendere le pentole vecchie potrà andare lì a farlo. Succede in molte città". Come si chiamerà? "I nostri uffici hanno suggerito un nome molto bello: sarà 'Lo Sbarazzo della Superba'"