Il pubblico ministero Stefano Puppo ha indagato sette persone, tutti italiani, accusati di avere rubato 29 tonnellate di materiale (tra rame, ferro, bronzo e alluminio) dalle due società per cui lavoravano. I sette avrebbero agito quasi 200 volte in poco meno di un anno facendo sparire il materiale delle ditte dai cantieri per cui lavoravano, a Genova. Le indagini sono state affidate alla polizia ferroviaria del capoluogo ligure perché le due imprese lavoravano anche per le ferrovie. L'inchiesta era nata dopo la segnalazione delle due società che avevano notato gli strani ammanchi. Le indagini proseguono per risalire ai ricettatori a cui i sette (difesi dagli avvocati Alessandra Baudino, Raffaele Caruso, Alessandro Sola e Pietro Berruti) avrebbero rivenduto il materiale sotto banco.
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