cronaca

Il 20 luglio si conoscerà nei dettagli il piano industriale
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Il Governo ha intenzione di rispettare l'accordo di programma per l'Ilva di Genova. È il responso che emerge dall'incontro che si è tenuto a Roma tra il premier Gentiloni, i segretari regionali delle rispettive sigle Cgil, Cisl e Uil, il sindaco di Genova Bucci e il presidente ligure Toti. Anche se tutto, di fatto, verrà rimandato alla prossima data da segnare sul calendario, quella del 20 luglio, quando Am Investco Italy, cordata proprietaria degli impianti, presenterà ai sindacati e al Governo il piano industriale

"Chi prende l'Ilva si prende anche l'accordo di programma".
È questo, in sintesi, il concetto espresso da Gentiloni, dal ministro Calenda e dal sottosegretario Bellanova di fronte a sindacati e istituzioni liguri. Anche se non vale come garanzia. Ora la palla passa ai nuovi acquirenti che dovranno chiarire come intendono distribuire gli oltre 4mila esuberi anticipati in sede di trattativa e se hanno in programma di investire cifre maggiori su Cornigliano, dove l'aumento della produzione di banda stagnata potrebbe anche aumentare i livelli occupazionali.

Il vertice, ottenuto dopo la mobilitazione di piazza dello scorso 5 giugno, è iniziato intorno alle 19 e si è concluso dopo poco più di un'ora. Presenti, oltre a sindaco e governatore insieme agli assessori Rixi e Berrino, i segretari Manganaro (Fiom-Cgil), Vella (Fim-Cisl) e Apa (Uilm). L'accordo sindacale dovrà arrivare entro il 30 settembre altrimenti l'intera cessione sarà destinata a saltare.

"Siamo insoddisfatti perché il governo non è stato chiaro. Da un lato non ha detto che l'accordo dI programma non vale più, ma dall'altro non ha nemmeno detto il contrario rinviando tutto al prossimo confronto del 20 luglio", ha commentato al termine il segretario ligure della Fiom, Bruno Manganaro. "Convocheremo l'assemblea dei lavoratori e decideremo cosa fare", ha aggiunto.

"Come Fim riteniamo l'incontro di oggi importante per la conferma degli impegni del governo rispetto all'accordo di programma, ma soprattutto propedeutico a quello del 20 luglio prossimo al ministero, quando si aprirà il confronto di merito con Mittal sulla declinazione del piano che vede coinvolti tutti i lavoratori di Ilva e dal quale potremmo chiarire quali ricadute industriali coinvolgeranno il sito di Genova", spiega Vella

"Il governo non ha messo in discussione l'accordo di programma del 2005, ma è la società acquirente che deve dare la garanzia che verrà applicato anche in futuro", aggiunge Antonio Apa segretario della Uilm di Genova che ha ritenuto positivo "che le istituzioni siano vigili" così come le affermazioni del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, "sul fatto che l'approccio all'accordo possa avere delle conseguenze sia positive che negative ma che tutto dipenda dalle risposte dell'azienda, bisognerà quindi discuterne con la nuova proprietà nei prossimi tavoli di confronto locali", ha concluso.

La trattativa sull'Ilva è "complessa, e come tutte le cose complesse ha luci e ombre ma il governo ci ha informato che il 20 di questo mese inizierà il confronto con il nuovo aggiudicatario e che ci sarà un approfondimento sulle singole business unit del gruppo, subito dopo l'esecutivo si impegna a riconvocare un tavolo legato all'accordo di Cornigliano e ci aspettiamo che venga confermato"', ha detto il presidente Toti impegnandosi insieme a Bucci per far rispettare l'accordo.

"La proprietà ha dato la disponibilità a costruire il massimo di cooperazione per arrivare all'accordo sindacale e ha ribadito la volontà di rilanciare lo stabilimento per farne un'azienda competitiva dal punto di vista industriale e della sostenibilità ambientale, con la massima salvaguardia occupazionale", ha spiegato il segretario generale della Fim-Cisl Bentivogli a margine di un incontro parallelo al Mise, aggiungendo che i sindacati hanno espresso le loro riserve sul piano industriale rinviando al 20 luglio il confronto su tutti gli aspetti che lo riguardano.

"L'importante è che il 20 si partirà dalle indicazioni che i commissari insieme al governo hanno dato alla nuova proprietà e per cui con un battente occupazionale più alto rispetto a quello di partenza", ha concluso Bentivogli.