Si è chiuso con 8 indagati il filone imperiese della maxi operazione contro il traffico internazionale di migranti iniziata nel gennaio scorso. Il pubblico ministero Lorenzo Fornace ha notificato l'avviso di conclusione indagini agli albanesi Redon Shametaj, 21 anni, Ismailaj Gazmir, 32 anni. Misin Alidini, 30 anni e Neri Shametai, 22 anni, a Tanha Emran Mohammad, afgano di 21 anni, a Edmond Bylibi Bayala, cittadino trentenne del Burkina Faso e all'iraniano Esmatollah Jafari, 28 anni. L'indagine era iniziata quando la Polstrada ha scoperto, il 19 gennaio scorso, quarantuno migranti stipati all'interno di un furgone Renault Master alla barriera autostradale di Ventimiglia. In quell'occasione era stato arrestato Neri Shametaj. Nei confronti di alcuni di loro, il giudice ha disposto il divieto di dimora nelle province di Imperia, Torino e Cuneo.
I due cugini Shametaj sono accusati del tentativo di trasporto oltreconfine dei 41 migranti africani. Su di loro pende anche l'aggravante del trattamento disumano. Neri venne arrestato subito, mentre Redon, riuscito a scappare, era stato catturato pochi giorni dopo. Anche Bayala risulta coinvolto tra gli organizzatori di quest'ultimo viaggio. Gli imputati sono difesi dall'avvocato Andi Tahiri. La stessa operazione vede anche un filone milanese, che all'epoca si concluse con trentasei arresti.
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