"Dobbiamo avere grande attenzione per la condizione dei lavoratori qui a Genova e in Italia, dove sembra che una legge del profitto vorrebbe far lavorare addirittura 365 giorni all'anno. La battaglia, quindi, è per la riduzione dell'orario di lavoro e questa è una parola d'ordine quanto mai all'ordine del giorno". Così Piero Ferrazza militante e portavoce di Lotta Comunista spiega gli obiettivi della mobilitazione che ha portato in piazza, a Genova, un migliaio di persone. La pioggia ha cambiato i programmi e, invece del tradizionale corteo, si è svolto solamente un comizio, in Galleria Mazzini. Molti anche i cittadini stranieri che hanno partecipato alla giornata di mobilitazione. "A Chicago nel 1886 la gran parte dei partecipanti erano immigrati - spiega Ferrazza - ed è giusto che oggi la loro presenza qui sia significativa. Loro costituiscono un reparto fondamentale di quella che è la classe che lavora e produce per tutti e, quindi, noi li accogliamo come benvenuti tra le nostre fila. Lo facciamo specialmente in una situazione come questa dove i nazionalismi, le paure e le rabbie xenofobe si stanno moltiplicando a dismisura e i localismi, le chiusure e i muri sembrano essere diventate un leitmotiv di quella che è l'attuale realtà della politica".
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