cronaca

Sì al piano grazie agli astenuti, ma parte del Pd vota contro
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Colpo di scena a Palazzo Tursi: il Consiglio comunale di Genova ha approvato la delibera per adottare il Proud (Progetto di utilizzo del demanio marittimo) che prevede nuove spiagge libere, senza specificare come e chi le gestirà, in modo da raggiungere la quota del 40% sul totale del litorale fruibile prevista dalla legge regionale del 2008. "Un miracolo, non credevamo ci fossero i numeri per farla passare", commenta Stefano Salvetti di Adiconsum, tra i promotori della battaglia per il libero accesso alle spiagge.

Sono stati 21 i sì, 16 i no e 3 gli astenuti, su 40 consiglieri presenti. Il documento è il frutto delle indicazioni emerse da un percorso di partecipazione avviato dagli uffici comunali nel 2014. Favorevoli Pd, Lista Doria, Effetto Genova, Possibile, un consigliere di Percorso Comune e FdS. Contrari Lega Nord, Forza Italia, FdI-An, Lista Musso-Direzione Italia, Udc, Progresso Ligure, Claudio Villa (Pd) e due consiglieri di Percorso Comune. Astenuti M5s, Cristina Lodi e Alberto Pandolfo (Pd).

"Da parte nostra grande soddisfazione, è stato un lavoro lungo e complesso - commenta Salvetti - I balneari avevano fatto lobby per farla saltare". Nei prossimi mesi dovrebbe partire il riordino delle concessioni, che si intreccia con la delicata questione della direttiva Bolkestein. "In questi casi - prosegue Salvetti - si può procedere anche all'esproprio per pubblica utilità. Ma la partita è tutta da giocare".

Aumenteranno le spiagge libere e libere attrezzate a Genova nel Levante
, Ponente e in Corso Italia, alla scadenza di alcune concessioni vigenti e un arenile pubblico del Levante verrà aperto agli animali domestici. Il nuovo progetto ha predisposto modalità di utilizzo del demanio marittimo che pongono in primo piano l'esigenza di un incremento delle aree balneabili libere e libere attrezzate, garantendone una migliore distribuzione tra i diversi Municipi costieri della città. Le previsioni di nuovi arenili 'ripublicizzati' saranno attuabili solo alla scadenza delle concessioni vigenti.

"Un provvedimento travagliatissimo nel suo percorso amministrativo, ma che dimostra la qualità tecnica degli uffici comunali, il piano non ha ricevuto contestazioni di merito - sottolinea il capogruppo Pd Simone Farello - il voto positivo della assemblea dimostra che non può diventare tutto carne da macello elettorale".

"Il mio voto è stato contrario perché trovo inadeguato a fronte dell'individuazione di nuove aree di costa libera, che non si facciano delle scelte su chi le gestirà - spiega Gianni Vassallo (Percorso Comune) - un provvedimento complessivo avrebbe dovuto indicarlo, l'azione amministrativa è stata incompleta".

Il provvedimento "mette in condizione i genovesi di fruire di porzioni di costa prima inaccessibili contemperando le esigenze di chi svolge attività commerciali sulla costa e di chi fa libera balneazione", replica Clizia Nicolella (Lista Doria).

"Il mio voto è stato contrario perché ritengo che il provvedimento dovesse essere affrontato meglio e in più tempo - afferma Claudio Villa (Pd) - Incide sul litorale e su chi ci lavora, da sempre mi sono battuto per garantire il diritto d'accesso gratuito alla nostra costa, il Comune di Genova non gestisce bene oggi le spiagge libere attrezzate e non indica chi gestirà domani le nuove spiagge libere".