Portare in Francia dall'Italia, in automobile, i migranti clandestini, non rappresenta reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: lo ha sentenziato il tribunale di Imperia. La vicenda riguarda l'attivista francese Félix Croft, il no border di 28 anni di Nizza e arrestato lo scorso luglio alla barriera autostradale di Ventimiglia mentre tentava di portare in Francia una famiglia di migranti nigeriani. Oggi è stato assolto."Certo che lo rifarei, se avessi diritto di tornare in Italia. Lo rifarei anche subito - ha detto Croft commentando l'assulzione - è un sollievo enorme per me ma anche per tutti i migranti. Un messaggio molto forte di speranza rivolto anche a tutta la gente che non ha ancora aiutato i migranti nella libera circolazione in Europa".
Il pubblico ministero Grazia Pradella aveva chiesto una condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione e nelle repliche prima della camera di consiglio aveva invocato motivi di sicurezza dello Stato alla base della propria richiesta di pena: "Non ho mai detto che i tre adulti per i quali Croft voleva predisporre l'ingresso illegale in Francia fossero simpatizzanti Isis, quello che il pm voleva sottolineare è che il nostro sistema giuridico non può consentire a nessuno, seppur in buona fede o animate da interessi umanitari, di decidere sulla sicurezza di uno Stato e la violazione di queste norme non può essere intesa come una attenuante". L'assoluzione è stata pronunciata perché "il fatto non costituisce reato"
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