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Così il membro della Commissione di Vigilanza Rai
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"Leggo su più agenzie richiami alla par condicio e alla Rai per equilibrare gli spazi tra i diversi candidati del Pd: Renzi, Emiliano e Orlando. Nulla di più sbagliato: le primarie non sono assolutamente normate e i media compresa la Rai non hanno alcun dovere ne compito di suddividere spazi tra membri dello stesso partito. Ne è previsto alcun controllo di Agcom o di altri soggetti". Lo afferma il senatore Maurizio Rossi (Liguria Civica).

"Desidero al proposito ricordare - ha aggiunto - che proprio io cercai di regolamentare le primarie dopo gli scandali liguri in occasione delle elezioni regionali del 2015, attraverso un emendamento che presentai al disegno di legge AS 1385 di modifica alle elezioni della Camera dei Deputati, poi trasformato nell'ordine del giorno G1.7001/509 che concordai direttamente con la Ministra Elena Boschi".

"Con questo ordine del giorno - ha sottolineato - il Governo si impegnava a regolamentare le primarie, cosa a cui non ha mai dato seguito. Tutti coloro quindi che invocano la par condicio per le primarie è bene che leggano bene la normativa vigente ed anzi sappiano che gli spazi dati a tutto il Pd da ogni mezzo di informazione televisivo, devono essere pareggiati entro il mese con spazi dati agli altri partiti di eguale peso parlamentare e proporzionalmente agli altri".

"Le primarie di qualsiasi partito non possono essere occasione per avere un vantaggio di spazi sull'informazione televisiva pagata dal canone o privata. La par condicio - ha concluso il senatore ligure - misura gli spazi tra i partiti, non tra i membri di uno stesso partito".