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Il governatore Toti: "Per ora solo buoni propositi"
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 E' arrivato il via libera definitivo da parte della Camera dei Deputati al decreto legge 'Minniti' sull'immigrazione. Sono stati 240 i voti favorevoli, 176 i contrari e 12 gli astenuti. Nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio, taglio dei tempi di esame per le domande di asilo, eliminazione di un grado di giudizio per i ricorsi, possibilità per i richiedenti di svolgere lavori di pubblica utilità gratuiti e volontari, 19 milioni di euro per garantire l'esecuzione delle espulsioni.


Queste sono alcune delle novità introdotte dal decreto firmato dai ministri dell'Interno e della Gistizia Marco Minniti e Andrea Orlando. Soddisfazione per l'approvazione è stata espressa anche dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni attraverso i social: "Parlamento approva le nuove norme su #immigrazione. Tempi più rapidi per diritto asilo. Strumenti più efficaci per accoglienza e integrazione".

"Alcune considerazioni e analisi del ministro Minniti sono condivisibili, quantomeno nel nuovo governo Gentiloni c'è un ministro che riconosce l'importanza e la necessità di affrontare il tema dell'immigrazione e sicurezza. Per adesso però ci sono solo buoni propositi". Così Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha commentato l'approvazione del decreto sull'immigrazione.

"Le aperture dei centri per il rimpatrio sono certamente passi avanti per i quali ci siamo detti pronti a collaborare - sottolinea Toti - tanto più se fanno parte di un piano integrato che riduce gli sbarchi, fa identificazione e vere politiche di rimpatrio con accordi bilaterali con gli Stati. Altrimenti 2mila posti nei centri di rimpatrio a fronte di 200 mila ingressi all'anno, due terzi dei quali certamente clandestini non risolverà il problema. Sui territori ci sono state solo belle parole ma il sistema dell'accoglienza diffusa e della distribuzione dei migranti prosegue esattamente come quando c'era il ministro precedente".