cronaca

Venti piloti pronti a lasciare in Liguria, rischio paralisi
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Dimissioni di massa. È la clamorosa iniziativa di protesta degli elicotteristi dei vigili del fuoco, condivisa dalla maggioranza del personale aeronavigante su tutto il territorio nazionale ed esplosa anche in Liguria con un'adesione vicina al 100%. Il reparto volo ha scritto alla direzione nazionale e regionale per annunciare la rinuncia alla specializzazione e rientrare così nei ranghi dei pompieri di terra. Un'iniziativa che metterebbe in serio pericolo la macchina del soccorso.

Tutto nasce dalla soppressione del Corpo Forestale dello Stato, in vigore dal 2017 per effetto della riforma della pubblica amministrazione varata dal governo Renzi. Le competenze relative agli incendi boschivi sono state trasferite ai vigili del fuoco, e con queste anche il personale dei mezzi aerei. Gli elicotteristi della Forestale, circa 300 uomini in tutta Italia, sono entrati in forze al fianco dei pompieri. Ma con trattamenti ben diversi. 

"Analoga attività lavorativa, comportante i medesimi rischi e responsabilità, è pertanto retribuita nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco in misura nettamente inferiore", scrivono gli elicotteristi liguri in una nota. Lamentele che entrano nello specifico. "Un elicotterista dei vigili del fuoco prende in media 2 mila euro al mese. Quelli subentrati dalla Forestale arrivano anche a 3.200", racconta uno dei firmatari. "Siamo tutti uguali, facciamo le stesse cose. Ma siamo pagati diversamente". 

Ogni anno in Liguria i piloti degli elicotteri portano a termine circa 500 interventi
, molti dei quali in risposta a emergenze sanitarie. Al comando di Genova si contano 21 persone, di cui 20 hanno firmato le dimissioni. "Chiediamo che ci venga riconosciuto lo stesso trattamento del restante personale aeronavigante dello Stato", scrivono. All'appello mancano l'indennità di aeronavigazione, quella per allievi piloti, la oraria e le supplementari, oltre ai compensi per collaudi. Tutto riconosciuto per legge agli ex forestali, non ai vigili del fuoco. 

In Liguria non è subentrato nessuno in seguito all'accorpamento, "ma quando lavoravamo nel Centro Italia dopo il sisma eravamo insieme a colleghi pagati molto più di noi", precisano. Ora le clamorose dimissioni, che probabilmente "non verranno accettate". Anche perché, se accadesse il contrario, il sistema del soccorso regionale perderebbe un tassello fondamentale. Loro vanno avanti: "Siamo disposti a rinunciare ai brevetti, a professionalità acquisite coi soldi dei cittadini, torneremo pompieri di terra, perderemo tutte le indennità. Pazienza. Questa situazione è intollerabile". 

SOLIDARIETA' M5S - "Massima solidarietà e sostegno ai 25 vigili del fuoco genovesi del nucleo elicotteristi che hanno dato le dimissioni in blocco, come tanti altri colleghi in tutta Italia, per vedere riconosciuta la loro professionalità e i rischi del proprio mestiere, attraverso l’apertura del contratto di categoria. Il Movimento 5 Stelle si sta muovendo a tutti i livelli istituzionali, a cominciare dal Parlamento con un’interrogazione al Senato a prima firma Nunzia Catalfo per chiedere al Ministro dell’Interno di riconoscere ai piloti e agli specialisti del reparto volo dei Vigili del fuoco lo stesso inquadramento giuridico, economico e pensionistico del personale aeronavigante dello Stato".