Un automobilista è stato condannato a 10 anni di carcere per omicidio stradale. Il conducente dell' auto era ubriaco, drogato, con la patente revocata, con precedenti specifici e l'auto era senza copertura assicurativa. La sentenza è stata pronunciata con rito abbreviato. L'incidente è avvenuto il 18 ottobre 2016. L'auto condotta da Biagio Cappiello, 34 anni, investì ed uccise Umberto Andrea Leone, di Carrara, addetto alla vigilanza di un cantiere sull'autostrada Genova-Livorno all'altezza di Moneglia.
L'incidente è avvenuto sull' autostrada A12. Dalle indagini della polizia stradale è emerso che l'automobilista, giunto all'altezza di Moneglia dove c'era un cantiere stradale regolarmente segnalato che imponeva di rallentare la velocità e di cambiare carreggiata, ha abbattuto la segnaletica e ha proseguito la marcia.
Entrato nell'area del cantiere interdetta alla circolazione, prima ha urtato un'auto ferma e poi ha investito e ucciso Umberto Andrea Leone, operaio addetto alla custodia e vigilanza del cantiere.
Cappiello, che era apparso disorientato agli uomini della Stradale, era stato accompagnato all'ospedale di Lavagna dove i medici hanno accertato l'alterazione psicofisica conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti cannabinoidi e in stato di ebbrezza alcolica.
La Polstrada inoltre aveva accertato che a Cappiello era stata revocata la patente di guida nel giugno 2015 e che l'auto che guidava era senza assicurazione. In più l'uomo è risultato avere precedenti penali per reati di guida in stato di ubriachezza e per l'assunzione di sostanze stupefacenti.
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