politica

Spicchi d'aglio
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Davanti alla folla di bersaniani e d’alemiani che attendevano il candidato segretario nazionale del Pd, Orlando, Mario Margini assicurava alcuni giornalisti: “Entro il 10 diciamo il nostro candidato”. Il centrodestra alcuni giorni fa affermava che il loro candidato sarebbe stato reso noto un minuto dopo quello del centro sinistra. Poi Salvini ha giocato l’asso: “Lo diremo entro la prossima settimana, prima di quello del Pd”. Mentre i due competitors giocano al Candidopoli, i Cinquestelle graticolano i loro nomi, anche se si sa che il musicista Pirondini sarà il prescelto. Spuntano candidati autoctoni, come Leoncini, l’editore Fazio, Balleari, Regazzoni. Merella.

Per andare al voto (il mio timore è che l’assenteismo crescente sarà ancora una volta il primo partito) bisogna conoscere chi è che si può scegliere e per fare questo c’è bisogno di un po’ di tempo, anche perché di brutte esperienze ne abbiamo già collezionate parecchie e la città ne ha fatto le spese.

Quindi speriamo davvero che i nomi vengano fatti presto. E’ un esercizio abbastanza vieu stile tirarne ogni giorno fuori uno. Fa sorridere la corsa alla smentita dei nominati. Si sprecano i: “Per l’amor di Dio!”. “No io mi occupo della mia azienda”. “Sono in partenza per il Giappone”: “Non sono all’altezza!”: “Sono troppo vecchio”. Eccetera.

Di nomi interessanti sono piene le pagine: Luca Borzani, Ilaria Cavo e ora il super manager di Liguria Digitale, Marco Bucci.

Prima che possano essere consumati dai tempi deleteri dell’incertezza sarebbe serio che i partiti/movimenti facessero i nomi veri, per poi preparare i programmi che questi candidati dovrebbero fare propri e indicare le possibili alleanze.

Consentirebbe di mettere questi signori/e a confronto su temi concreti: il lavoro dei giovani, la sicurezza e i migranti, la lotta al degrado, il porto, l’isolamento, il disegno della città e le periferie. I problemi sono questi, così come i cittadini continuano a indicarli nella trasmissione 'Il programma del sindaco lo facciamo noi di Primocanale'. Che è, poi, l’azione più democratica e semplice che ogni candidato dovrà fare: girare la città in lungo e in largo e ascoltare la gente.