cultura

Era in possesso (in buona fede) di un collezionista
46 secondi di lettura
Trentadue pagine in pergamena e sigillo plumbeo, scritte in latino e firmate da Pio VII nel 1822: è la bolla papale con cui venne istituita la Diocesi di Massa Carrara, sparita dagli archivi storici in anni imprecisati e ritrovata soltanto oggi dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. La bolla è stata riconsegnata questa mattina nelle mani del Vescovo Monsignor Giovanni Santucci.

La bolla papale era custodita, in buona fede secondo i militari, da un collezionista di La Spezia, che l'aveva acquistata 20 anni fa da un antiquario di Genova, pagandola un milione e 200 mila lire. L'uomo ha acconsentito a riconsegnare la bolla papale ai carabinieri, privandosi di un bene che aveva regolarmente acquistato.

La diocesi era alla ricerca di questo documento da molti anni: l'ultima volta che se ne ebbe notizia fu agli inizi del 2000 quando un professore la vide su una bancarella di Modena e la fotografò, accorgendosi soltanto successivamente dell'importanza di quel documento.