
"Trenitalia sostiene di voler installare la videosorveglianza 'live' sui treni Vivalto, misura che non riteniamo assolutamente sufficiente - hanno scritto Fit-Cisl, Filt-Cgil, Orsa e Fast - Trenitalia non è disponibile a mettere proprio personale aggiuntivo o esterno (vigilanza privata) sui treni a maggior rischio nonostante la disponibilità della Regione a finanziare l’operazione e tale rifiuto di fatto fa naufragare la bontà dell’operazione".
Il secondo campanello d'allarme riguarda le attività di manutenzione, con 80 lavoratori che Fs non vorrebbe mantenere a Brignole. I sindacati sono perplessi perché da qui "transita l’80 per cento dei treni regionali, e su questo importante nodo grava anche il prolungamento della metropolitana di Genova sino a San Martino".
La nuova tratta della metrò - che il Comune aveva promesso entro il 2017, mentre i lavori non sono mai partiti - passerebbe proprio sulle aree delle officine. Il Comune, nel Puc, ne aveva vincolato l'uso alle attività ferroviarie e nei mesi scorsi due commissioni tecniche, una di FS e l’altra del Comune, avevano concordato una modifica al tracciato che permetteva di coniugare entrambe le cose.
"Inoltre - concludono i sindacati - la scelta di Fs di chiudere o decentrare in altre regioni attività produttive come l’officina batterie di Savona e l’officina Merci di Rivarolo, determinerà non solo perdite occupazionali sul territorio ligure ma anche un indebolimento dei servizi e tutto ciò nell’assoluto silenzio dei Comuni e della Regione Liguria che sembrano sottovalutare il problema".
IL COMMENTO
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