cronaca

L'ex ispettore deve rispondere di 13 episodi
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Ci sono anche 19 indagati oltre alle sei persone arrestate dalla polizia di Savona nell'inchiesta per corruzione che ha coinvolto il viceprefetto Andrea Santonastaso, l'ispettore di polizia Roberto Tesio e il funzionario prefettizio Carlo Della Vecchia.

Secondo l'accusa i tre avrebbero agevolato pratiche di vario tipo, da quelle relative a patenti, passaporti o porto d'armi alla riduzione dei giorni di sospensione delle patenti o l'aggiunta di nomi sui certificati, in cambio di modeste somme di denaro o di regali o di prestazioni mediche, schede telefoniche, vestiti, cene, assunzioni di amici.

I 19 avrebbero beneficiato dei favori dei tre: tra loro anche extracomunitari che avrebbero ottenuto regolarizzazioni con matrimoni combinati o falsi contratti di lavoro. Quello con il maggior numero di contestazioni è Roberto Tesio: deve rispondere di 13 episodi di corruzione, 5 episodi di violazione del segreto d'ufficio, due di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e uno di favoreggiamento della prostituzione. Oltre a ciò gli viene contestato il reato di truffa ai danni dello stato per una decina di occasioni in cui sarebbe stato impegnato in attività personali durante l'orario di lavoro.

Il viceprefetto Andrea Santonastaso deve rispondere di 6 episodi di corruzione ed uno di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: avrebbe spiegato ad uno straniero che doveva essere espulso come sottrarsi ai controlli e continuare a lavorare in nero. Al funzionario Carlo Della Vecchia invece sono contestati sei episodi di corruzione ed uno di peculato (un computer portato a casa che, però, sembra fosse in realtà considerato guasto, e per questo il funzionario lo avrebbe portato via allo scopo di consegnarlo ad una scuola che lo aveva chiesto).

Con loro sono finiti in manette Graziella Di Salvo (49 anni, è accusata di sfruttamento della prostituzione), il 50enne marocchino Aadel Salah ed il 31enne albanese Antonjel Dibra.