salute e medicina

Organizzato dal gruppo PectuSmile
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Sabato 11 febbraio si terrà a Genova il convegno medico "Non cadete nel buco": diagnosi, trattamenti e counselling del Pectus Excavatum e Carinatum per medici di base, pediatri, psicologi e fisioterapisti, promosso dal gruppo PectuSmile ed organizzato dal Cisef Gaslini. Nel pomeriggio seguirà dalle ore 13.30 l’incontro di PectuSmile, dedicato ai ragazzi interessati dal pectus e alle loro famiglie, che potranno comunque partecipare anche ai lavori della mattina avviati dal dottor Michele Torre.

Nel gennaio 2016 Davide Ticchi, counselor e antropologo clinico che ha seguito i ragazzi con pectus presso l’Ospedale Giannina Gaslini, insieme con Laura Baracchi, mamma di uno di essi, costituiscono il gruppo PectuSmile. Con l’obiettivo di implementare il percorso terapeutico esistente con la medicina narrative e la fisioterapia, PectuSmile ha creato uno spazio di condivisione che nell’anno appena concluso si è concretizzato con alcuni incontri presso l’Istituto Gaslini, nel corso dei quali i ragazzi e le famiglie hanno portato le proprie esperienze relative alla vita con il pectus, al percorso decisionale verso il trattamento chirurgico e alla vita nel triennio con la barra di Nuss. In questi incontri è emersa la difficoltà frequente di arrivare ad una diagnosi rapida e approfondita, per cui si è pensato di organizzare un convegno dedicato proprio a coloro che per primi vengono consultati, i medici di base ed i pediatri, al fine di evitare tortuosi percorsi per arrivare a parlare di pectus.

PectuSmile ha anche creato il sito www.pectusmile.org, dove, oltre ad informazioni di ordine pratico, ci si propone di trovare insieme delle risposte attraverso la viva voce dei ragazzi.

Il Pectus Excavatum è la malformazione toracica più diffusa, con un’incidenza di 1 bambino su 300 nati. Provoca una riduzione dello spazio tra lo sterno e la colonna vertebrale calcolata con l’Indice di Haller (sulla base di TAC o RM), che stabilisce se la ratio tra la massima ampiezza toracica e la minima distanza tra lo sterno e la vertebra si attesta sopra o sotto il livello di guardia fissato a 3.25. Superata questa soglia, potrebbero manifestarsi alcune limitazioni legate alla scarsità di spazio concesso a cuore e polmoni, come fiato corto, tachicardia, dolori localmente ricorrenti, asma. L’opposto è il Pectus Carinatum, ossia il petto con lo sterno sporgente.