cronaca

Progetto al via, residenti infuriati: "Noi ignorati dal Comune"
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"La Stalingrado genovese continua a non volerci ascoltare. Avevamo invitato gli assessori Dagnino e Fiorini, ma nessuna delle due si è presentata". Sotto il tempietto di Sarzano c'è il presidio di chi non vuole vedere stravolta la sua piazza. Gente che sull'antichissima collina di Castello non solo ci è nata, ma tuttora ci abita e reclama le sue necessità.

Claudio Garau e Susanna Bordoni, in mezzo a questo capannello, sembrano vecchi amici, anche se capeggiano opposte fazioni: il primo fa da portavoce ai 250 firmatari del 'no' al progetto di riqualificazione, la seconda è l'architetto che il progetto lo ha creato per poi presentarlo con successo in Municipio e in Comune. I lavori sono dati in partenza a marzo.

L'idea è semplice. Via tutte le auto parcheggiate davanti alla chiesa di San Salvatore, oggi sconsacrata. Al loro posto recuperare l'antico sagrato, installare panchine e alberi. Istituire una zona pedonale, in linea con la politica degli ultimi vent'anni in centro storico. "Questa piazza può essere molto più di un parcheggio. Anzi, dev'essere un luogo che porta turisti, visitatori, dove i ragazzi possano giocare a pallone, dove ci possa essere gioventù che balla d'estate", sostiene Susanna Bordoni.
il progetto
Dice che è questione di cultura, non di firme. Intanto però le hanno raccolte e portate in Municipio Centro Est: secondo il presidente Simone Leoncini sono 2.500. Nel grosso faldone sulla scrivania ci sono quelle del parroco, del comandante dei Carabinieri, dei presidenti di varie associazioni. Tanti, però, sono nomi di non residenti.

Fare il conto degli autografi non cancella le lamentele. "Provate a venire qui il sabato o la domenica mattina - attacca una signora - con vomito, pipì, cacca, citofoni rotti nei portoni. E sarebbe questa la gioventù? Noi vogliamo i posteggi, ne abbiamo bisogno, ci sono tanti anziani e invalidi". Un'altra residente se la prende con le future panchine: "Diventerebbe il ricettacolo di tossici, ubriachi ed extracomunitari che la sera fanno il ponte di Carignano e vengono qui in Sarzano".

Problemi di sicurezza, ma anche di mobilità. Come recuperare i posti auto che verrebbero eliminati, nessuno lo sa di preciso. Arriverebbero quelli dell'ex mercato del Pesce, ma piazza Cavour è lontana. L'assessore alla mobilità Annamaria Dagnino assicura che "si cercheranno misure di compensazione". E poi minimizza: "La mancanza di parcheggi riguarda tutta Genova". Si è parlato di nuove Blu Area, ma non c'è ancora un progetto chiaro.

il progetto

Il progetto della nuova piazza, invece, è quasi pronto a vedere la luce.
"Siamo ormai alle fasi finali - spiega Leoncini - appena lo avremo ultimato trovando la copertura economica, incontreremo le reti di cittadinanza e lo proporremo anche a loro, nonostante sia nato proprio dal basso. Ragionevolmente a marzo partirà il cantiere". Come ricorda l'assessore Dagnino, un'area di sosta in pieno centro storico rappresenta un'anomalia. Che, tuttavia, ha reso più comoda la vita di chi è rimasto ad abitare queste case antiche.

Proprio qui, dove Genova nacque agli albori della civiltà occidentale, a dominare l'insenatura naturale del porto, va in scena l'ennesimo scontro. E il dialogo con chi amministra resta un confuso miraggio. "Sì, con qualcuno dei contrari ho parlato - dice Dagnino - comunque da parte mia c'è piena disponibilità".