cronaca

La tragedia della stazione di Viareggio
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Morirono in 32 quel maledetto 29 giugno 2009 alla stazione di Viareggio. Oggi fra i condannati per quella strage c'è anche l'allora amministratore delegato delle Fs e di Rete ferroviaria italiana (Rfi) Mauro Moretti. I giudici gli hanno comminato sette anni di carcere e in seguito a questo fatto è improbabile che Moretti riesca a salvare la sua poltrona attuale, quella di numero uno di Leonardo, che fino a qualche mese fa si chiamava Finmeccanica.

Il suo mandato è prossimo alla scadenza, visto che ad affidarglielo fu, nel 2014, l'ex premier Matteo Renzi. Il peso della tragedia avvenuta nella sua stessa regione e che gravava anche sulle spalle del designato non impedì a Renzi di compiere una scelta che solo i miopi si ostinano a giudicare positivamente. I miopi e coloro che ritengono Vangelo l'andamento dei corsi azionari di Borsa. Dimenticando che a volte i mercati finanziari premiano con dei rialzi decisioni niente affatto vantaggiose dal punto di vista sociale, ma utili solo alle tasche di coloro che hanno in portafoglio quel determinato titolo.

È esattamente quanto accaduto a Leonardo-Finmeccanica. Il risanamento al quale ha dato vita Moretti è stato all'insegna della drastica riduzione degli asset, con la mannaia che si è abbattuta particolarmente su Genova, considerando che dal perimetro di Leonardo è uscita prima Ansaldo Energia e poi Ansaldo Sts. È rimasta Selex (la vecchia Elsag), che però Moretti ha ridotto a essere una divisione di Leonardo, così come tutte le altre aziende che in passato godevano di autonomia.

Sia chiaro, non tutte le scelte riorganizzative di Moretti si possono giudicare negativamente, perché un po' d'ordine nel gruppo andava certamente messo. Tuttavia non si può giubilare per la vendita delle Ansaldo, né per una ristrutturazione che non convince in termini strategici. A parte il disastroso trattamento riservato ai dirigenti, anche di prima linea, e in generale al personale che Moretti ha fatto fuori in questi anni con metodi ruvidi e a dir poco spicci, qualcosa che non funziona c'è se Leonardo-Finmeccanica non è più la conglomerata che competeva in chiave globale con tutti i maggiori players.

Non dev'essere un caso se il ridimensionamento del ruolo mondiale di Leonardo - ormai concentrata solo nell'aerospazio e difesa - da tempo ha fatto brindare le principali cancellerie europee, a partire da Londra, dove da anni si spingeva per un drastico svuotamento della Finmeccanica d'andata non, quella capace di andarsi a vincere, in partnership con gli americani, la gara per il Marine One, l'elicottero presidenziale.

Di quel gruppo ormai non c'è più traccia. A Genova c'è il ricordo del Moretti nemico della città, quello che dalla tolda delle Fs non voleva il Terzo valico e che appena ha potuto si è disfatto del patrimonio che legava il gruppo alla Superba.

Quella condanna a sette anni oggi lo mette nella condizione di dover probabilmente dire addio alla poltrona più importante di Leonardo. Genova avrà un nemico in meno sulla scena. Resta il rammarico che il destino vada a compiersi non per una avveduta decisione del governo, ma dovendo piangere le 32 persone morte quel maledetto 29 giugno 2009 alla stazione di Viareggio.