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Quasi nullo il pubblico sotto gli 'anta'
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Si chiama ‘Energie per l’Italia’, in verità la luce è piuttosto debole. Stefano Parisi, dopo aver perso le elezioni a Milano e la fiducia di Silvio Berlusconi, è sbarcato a Genova col suo tour ‘Megawatt’. Obiettivo: presentare il proprio movimento politico che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe riformare il centrodestra. “Quest’area - precisa lui - che ha perso la fiducia degli italiani e che deve trovare una classe politica nuova, con qualità e capacità di interpretare una grande parte del popolo italiano che oggi ha perso la maggioranza".

L’incontro nella sala del cinema Sivori si è svolto senza volti importanti in platea, la Genova-che-conta ha disertato l’incontro. Presenti gli uomini del suo cerchio magico, qualche imprenditore e pochi politici per lo scambio di baci e abbracci. Quelli non si negano a nessuno. Tanti signori coi capelli bianchi, tra cui l'ex ministro Claudio Scajola, quasi nullo il pubblico sotto gli ‘anta’. Del resto, dice Parisi alla platea, “le associazioni giovanili sono il peggio che esista, un recinto, un parco giochi. No al giovanilismo, nelle istituzioni serve gente con esperienza”.

"Ogni iniziativa che porta a Genova qualcosa di diverso è da sostenere", dice Pietro Pongiglione, presidente dell'istituto Gaslini. Tra le eminenze del centrodestra c'è Mentore Campodonico, ex sindaco di Rapallo, che parla di "proposta interessante". Qualcuno dice che alle comunali di Genova correrà con una sua lista. Parisi glissa: “Sono qui per contribuire, nessuna sfida”. Forse conscio che gli endorsement sono pochini in effetti. E se il buongiorno si vede dal mattino…