cronaca

Sulle alture di Cornigliano, nel ponente genovese a Coronata
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Giovani immigrati e richiedenti asilo che lavorano per il recupero di una antica tradizione enologica genovese come quella del bianco di Coronata, la 'Bianchetta': accade a Genova su iniziativa della diocesi attraverso la fondazione Migrantes.


I responsabili genovesi della Migrantes da tempo collaborano con i membri di 'Orto Collettivo' che hanno curato la formazione agricola degli immigrati. "Nell'ambito del nostro progetto di recupero delle valli genovesi, abbiamo a disposizione alcuni terreni dati in concessione dall'Ospedale Galliera, nei quali, i nostri ragazzi lavorano da tempo, prima per la ripulitura e poi per il ripristino degli antichi vigneti. Contiamo di avere le prime bottiglie il prossimo anno dopodiché, il passo successivo, sarà la richiesta delle certificazioni DOP e IGP", spiega monsignor Giacomo Martino, responsabile per Genova della Fondazione Migrantes. "Questi ragazzi - ha spiegato il sacerdote - nascono quasi tutti contadini e coltivare la terra era la loro attività principale prima di approdare in Italia. Grazie ai nostri progetti di borsa lavoro, togliamo questi giovani dalla strada, insegniamo loro l'italiano e diamo le necessarie conoscenze di agronomia per poter continuare un giorno a lavorare da soli"