cronaca

L'elicottero dei militari abbattuto dai caccia di Slobodan Milosevic
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 Sono trascorsi venticinque anni dall’eccidio di Podrute in cui persero la vita quattro militari italiani e uno francese. Tra questi anche il tenente colonnello Enzo Venturini originario di La Spezia. A distanza di 25 anni a Zagabria si è svolta la cerimonia di commemorazione dei cinque militari.


Nell’eccidio di Podrute, villaggio nel nord-ovest del Paese, persero la vita oltre a Venturini anche il sergente maggiore Marco Matta, il maresciallo capo Fiorenzo Ramacci, il maresciallo capo Silvano Natale e il maggiore Jean Loup Eychenne. I militari erano a bordo di un elicottero quando vennero abbattuti da due caccia dell'Aeronautica militare jugoslava. L'eccidio avvenne il 7 gennaio 1992 quando l’elicottero in missione di monitoraggio per la Comunità Europea, venne abbattuto da un missile aria-aria lanciato da una coppia di MIG-21 jugoslavi, sotto il controllo del regime di Belgrado di Slobodan Milosevic. I cinque militari avevano il compito di assicurare il rispetto del "cessate il fuoco" stabilito alla fine del 1991 tra le forze di Zagabria e i ribelli serbi.

Ricordando oggi le vittime, il ministro degli Esteri croato, Davor Ivo Stier, ha voluto sottolineare come la Croazia abbia sempre "profondamente apprezzato gli sforzi degli amici italiani e francesi, giunti qui per promuovere la pace nei momenti più difficili per il popolo croato che allora si batteva per la democrazia e la libertà". Alla cerimonia a Podrute erano presenti i parenti delle vittime, alti rappresentanti delle istituzioni croate e gli ambasciatori d'Italia e Francia a Zagabria.