Condannato per frode nell'aprile 2015 perchè vendeva pesce scaduto, riciclato con etichette fasulle, estinguerà la pena facendo volontariato e donando in beneficienza 20.000 euro all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Un commerciante genovese di 78 anni, titolare di una ditta di Bolzaneto, era stato indagato dai carabinieri del Nas per i reati di frode in commercio e vendita di sostanza alimentari non genuine perchè vendeva crostacei, polpi, tranci di pesce scaduti da mesi, riciclati e messi sul mercato con una nuova etichetta. Inoltre se il pesce, offerto come fresco, veniva nuovamente surgelato se restava invenduto.
Al commerciante il giudice ha concesso i benefici della messa in prova: l'imprenditore dovrà svolgere opera di volontariato presso un'associazione per due giorni alla settimane per un anno. Inoltre l'uomo ha dovuto versare 20 mila euro a favore del Gaslini, ente scelto perchè il risarcimento deve essere di pubblica utilità visto che la frode poteva arrecare danno alla salute pubblica.
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