
Il corteo era scortato da polizia, carabinieri e polizia municipale. "Restiamo umani" e poi "Un amore infinito è senza confini, solidali contro il razzismo" e ancora "Più di 320mila migranti lavorano sotto caporalato a 1,25 euro all'ora" sono stati alcuni degli slogan nel corso della manifestazione. Dal Resentello, sul lungomare della città di confine, il corteo si è spostato alla chiesa delle Gianchette che ospita una ottantina di stranieri, soprattutto famiglie di origine eritrea.
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie