
All'una di notte è arrivata la segnalazione dell'organo disponibile in Sardegna dopo il decesso di un cinquantenne a Olbia per ictus. L'aereo convenzionato per i trasporti di organi era impegnato in un altro servizio, così il 118, con il coordinamento della prefettura, ha inviato a Olbia l'elicottero della Capitaneria di Porto di Luni, in grado di volare anche di notte, con due chirurghi di Genova. Fatto l'espianto l'equipe è tornata nel capoluogo ligure.
A questo punto l'elicottero per ragioni tecnico amministrative, non poteva essere più usato per trasferire il fegato al Niguarda dove lo attendeva il paziente genovese, così l'organo è stato affidato a una ambulanza attrezzata per questo servizio scortata dalla polizia stradale. Il fegato è arrivato a destinazione in soli 60 minuti.
"Nella difficile situazione che si è presentata nelle prime ore di mercoledì - spiega Andrea Gianelli Castiglione, direttore del centro regionale trapianti della Liguria - solo l'eccezionale collaborazione tra le istituzioni coinvolte ha reso possibile il trapianto nei tempi compatibili con una buona riuscita".
È dal 2012 con la chiusura del centro trapianti di Genova che gli interventi vengono svolti al Niguarda. "Non disperiamo che questa situazione possa cambiare", dice Castiglione. Quest'anno i trapianti di fegato su pazienti genovesi sono stati 28
IL COMMENTO
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