Diciassette le persone indagate, tutte albanesi e giovanissime: a sei persone, esecutori materiali dei colpi e residenti fuori provincia, è stato contestato il reato di furto; per altri undici, tra basisti e fiancheggiatori, è scattata la denuncia per ricettazione. Per tre, irreperibili, l'Arma ha chiesto la collaborazione dell'Interpol.
Nei blitz, coordinati dal reparto operativo e realizzate dagli uomini delle compagnie della Spezia e di Sarzana, i carabinieri hanno ritrovato anche gioielli, cellulari e iPad, probabile provento di furto. Nel corso delle indagini sono state recuperate anche cinque auto rubate e utilizzate dai ladri per la realizzazione dei furti. Secondo quanto emerso dalle indagini, i ladri, che potevano contare su una rete di connazionali in grado di pianificare i colpi, si muovevano solo a bordo di auto rubate e comunicavano esclusivamente con walkie talkie.
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