porti e logistica

Indagato anche nell'inchiesta sui fondi al Dtlm
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Sospensione dall'esercizio del pubblico servizio e interdizione dalle attività inerenti gli uffici e i servizi svolti: è la misura cautelare applicata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale della Spezia, Diana Brusacà, all'ex presidente dell'Autorità portuale della Spezia Lorenzo Forcieri, all'attuale segretario generale dell'ente Davide Santini e a Massimo Vigogna, ex presidente del collegio dei revisori dell'Ap spezzina.

Ma la mole di guai giudiziari per Lorenzo Forcieri non si ferma all’indagine su appalti e concessioni dell’Autorità Portuale. L’ex presidente del Porto è ora coinvolto anche in un’altra inchiesta, e risulta indagato per indebita percezione di erogazione ai danni dello stato, in qualità di presidente del distretto delle tecnologie marine.

In pratica sarebbero stati rendicontati 100 mila euro in più rispetto ai fondi europei stanziati attraverso la Regione Liguria per un progetto di ricerca da un milione di euro. La Guardia di Finanza ha sequestrato documenti in Regione e presso la sede del DLTM e sta analizzando le carte per capire come sia stata utilizzata la somma non destinata al progetto.

Forcieri, che si era dimesso dal Porto, ma non dal distretto, né tantomeno dalla società delle crociere, si trova nella bufera su più fronti. Oltre all’inchiesta sull’Autorità Portuale dove è indagato per corruzione, e alla nuova indagine sul distretto, nelle prossime settimane è prevedibile anche un intervento della Corte dei Conti per quanto accaduto in Porto.

La vicenda dell’ispettore ministeriale e presidente del collegio dei revisori Vigogna che, secondo gli investigatori, avrebbe chiuso un occhio sulla gestione e le spese dell’ente, in cambio di una assunzione del figlio, lascia pensare che la giustizia contabile voglia vederci chiaro sulle spese effettuate in Via del Molo e potrebbe chiedere le carte dell’inchiesta della Procura spezzina per fare luce sui conti dell’Autorità Portuale degli ultimi anni.

"CI APPELLIAMO" - La decisione del gip della Spezia di interdire dai pubblici uffici l'ex presidente dell'Autorità portuale Lorenzo Forcieri, indagato per corruzione in concorso nell'inchiesta che ha travolto il porto spezzino condotta dal pm Luca Monteverde, "è una decisione che non condividiamo e per questo proporremo appello avverso l'ordinanza del gip": lo hanno scritto in una nota i legali di Forcieri, Andrea Corradino e Paolo Mione.

"Riteniamo che con le dimissioni da tutti gli incarichi pubblici a partire da quello di presidente dell'Autorità Portuale - prosegue la nota - siano venute meno le condizioni di attualità per l'applicazione del provvedimento di sospensione temporanea dai pubblici uffici. Consideriamo insussistenti le ipotesi di reato contestate a Forcieri e confidiamo in un esito positivo del procedimento in corso. Il nostro auspicio è che ora si possa procedere con la massima celerità".