
A molti indagati è contestata l'associazione a delinquere con l'aggravante di aver agito per agevolare un'associazione di tipo camorristico. Nell'indagine coordinata dalla Dda si ipotizzano infatti legami di natura economica con clan del napoletano. Il Procuratore di Bologna Giuseppe Amato ha sottolineato l'importanza di un'operazione che ha contrastato "un fenomeno odioso", da un lato perché i farmaci in questione sono costosi e "ogni singolo furto ha provocato un danno alle casse pubbliche di centinaia di migliaia di euro". Dall'altro perché sottrarli "faceva sì che malati di tumore non potessero essere sottoposti alle cure".
IL COMMENTO
"Prigionieri" nell’autosilos disegnato solo per le vetture non ingrassate
Carlo Castellano “il visionario” e il triplo destino degli Erzelli