cronaca

I sindacati: "Il Governo intervenga subito"
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Piaggio Aerospace ha comunicato ai rappresentanti sindacali di aver avviato le procedure di mobilità per 132 posizioni, di cui 89 a Sestri Ponente. Lo comunica l'azienda. Piaggio Aero Industries è di proprietà di Mubadala Development Company, società del governo di Abu Dhabi ed è specializzata nella produzione di velivoli a pilotaggio remoto.

"Si tratta di una decisione difficile ma necessaria, coerente con le linee guida del nuovo piano industriale annunciato alle parti sociali lo scorso mese di luglio, il cui obiettivo ultimo è garantire un futuro sostenibile all'azienda e alle persone che vi lavorano". "L'azienda - si legge nella nota - attiverà ogni possibile iniziativa, d'accordo con il sindacato, per gestire al meglio questa fase di transizione".

"Brutto, bruttissimo, segnale quello che arriva da Piaggio. Non basta più la solidarietà ai lavoratori. Ora servono azioni concrete e coraggiose tanto da parte dell'azienda, con un vero e serio piano industriale, quanto dalla politica, e in particolare dal Mise, che fino ad oggi si è dimostrato del tutto inadeguato ad affrontare un fronte di crisi occupazionale che tocca 132 dipendenti e le loro famiglie, tra Albenga e Genova". Lo affermano Andrea Melis e Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle Liguria secondo i quali "esiste un accordo di programma datato 2014, e da qui bisogna partire. Ma per farlo occorrono risorse, un management affidabile e credibile e una politica coraggiosa che sappia tutelare i lavoratori e il territorio".

"Nonostante l'enfasi iniziale e i ponti d'oro offerti da Regione Liguria e Comune di Finale Ligure che hanno permeso lo spoptamento dello stabilimento a Villanova d'Albenga in cambio della valorizzazione speculativa delle aree della nota località turistica savonese, arrivamo a questi licenziamenti che preparano la chiusura dello stabilimento di Sestri Ponente", commenta il consigliere comunale genovese Antonio Bruno di Rete a Sinistra chiedendo al sindaco Doria di sospendere subito la procedura di mobilità. 

"Ancora una volta stupisce l'atteggiamento dell'esecutivo, che sembra del tutto passivo in ogni vertenza di questa nostra regione: da Ericsson a Piaggio, il filo rosso che lega gli eventi è quello di un governo sempre subalterno agli interessi delle aziende e delle multinazionali". Lo afferma il consigliere regionale di Rete a Sinistra Gianni Pastorino, commentando le ultime notizie sulla vertenza Piaggio Aerospace. "Eppure anche stavolta stiamo parlando di un'azienda strategica per la Liguria e per il paese. Nonostante ciò il governo sembra voler lasciare sempre e soltanto ai territori l'onere di affrontare crisi aziendali che hanno dimensioni decisamente nazionali", ha osservato.

"Chiediamo al Governo di intervenire subito sulla proprietà" di Piaggio Aero "avviando un confronto immediato chiedendo quelle bocce ferme che avrebbe già dovuto chiedere e che fissi già oggi una data per l'incontro presso il ministero alla presenza del ministro per fare il punto della situazione: chiediamo cioè che il Governo mantenga gli impegni presi". Lo dice Antonio Caminito della Fiom Cgil di Genova sui licenziamenti annunciati dalla azienda di aerei e droni.

"Il ministro il 9 agosto ci aveva chiesto di tenere i toni bassi per facilitare l'avvio del confronto con la Proprietà. Oggi gli chiediamo come dovremmo interpretare 132 licenziamenti. Se il Governo non interviene immediatamente rischia di diventare corresponsabile del grave atto avviato dall'azienda" ha aggiunto la Fiom-Cgil.

"Nel bel mezzo della trattativa,
con una cassa integrazione aperta firmata neanche due mesi fa, la Piaggio fa un colpo di mano. Un atto inaccettabile che vedrà la Uilm opporsi con ogni mezzo". Lo afferma Antonio Apa della Uilm che definisce anche "scellerata la decisione di Piaggio Aerospace di aprire la procedura di mobilità". 

"Mubadala - dice Apa in una nota - dopo aver chiesto l'intervento di Finmeccanica, un intervento nella legge di stabilità a favore del drone, dopo aver aperto una cassa integrazione straordinaria, dopo aver chiesto aiuti in tutti i modi al Governo italiano procede in modo unilaterale a dei licenziamenti? E lo fa dopo aver aperto una cassa integrazione atta a scongiurare i licenziamenti stessi? Questa è una vicenda che assume contorni non solo paradossali ma grotteschi. Il Governo che fa? Intende stare a guardare? Gli arabi vogliono la pappa pronta dal Governo sforbiciando la pianta con 130 licenziamenti? Se lo levassero dalla testa. I lavoratori Piaggio hanno già pagato un prezzo alto con l'accordo del 2014 e su quelle basi si deve ripartire".

"Siamo molto preoccupati e riteniamo grave che ciò accada prima che il ministro Calenda abbia riconvocato l’incontro con l’azienda.
Chiediamo al Governo di seguire attentamente questa vicenda, per garantire un futuro ai lavoratori, scongiurando un piano industriale che porterebbe allo smembramento di un’azienda strategica per l’Italia e per la Liguria. Per quanto ci riguarda questa discussione deve ripartire al Mise, sgombrando il tavolo dai licenziamenti, dall’accordo di programma siglato nel 2014", comunicano i consiglieri regionali del Pd. 

Avvisaglie che erano nell’aria già da mesi.
L’azienda aveva presentato un piano industriale che prevedeva il dimezzamento dei dipendenti, senza però specificare se sarebbero stati ricollocati o meno. Ora si apre la prima procedura, di fatto senza incontri preliminari. Un’emorragia che prosegue in Liguria sotto gli occhi del Governo.