"Non capiamo questa scelta - dice Antonio Carro segretario della Cisl spezzina - dal '94 aspettiamo la riforma, si è arrivata alla conclusione: visto che tutti erano d'accordo a Spezia e Carrara, pensavamo si arrivasse subito alla nomina di un nuovo presidente".
Fit Cisl e UILTRASPORTI hanno poi espresso in un comunicato la "preoccupazione per l’impasse e le conseguenze negative che provocherebbe la richiesta di rinvio della Regione Liguria per l’attuazione del progetto di fusione dell’Autority di Spezia con Marina di Carrara".
"Questa proroga - aggiungono le sigle sindacali - può (in un momento delicato e di grande difficoltà del mondo dello shipping) provocare un impasse sui progetti da attuare. Per questo c’è bisogno di attuare da subito questo processo attuando la riforma dando stabilità, provvedendo alla nomina della presidenza una figura autorevole che abbia pieni poteri e che si possa mettere subito a lavorare al servizio del porto e delle migliaia di lavoratori che hanno contribuito a far diventare il nostro scalo un modello di efficienza, produttività e coesione".
Successivamente anche la Filt Cgil esprime lo stesso concetto e dicono “No alla proroga dell’autorità di sistema", invitando Cisl e Uil a un chiarimento per un'uscita pubblica non condivisa, seppure in presenza di una stessa unità di vedute".
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