porti e logistica

Pubblicato il testo aprovato in Consiglio dei Ministri
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La riforma della portualità italiana, attesa dal 1994, ora è legge. Il testo approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri a fine luglio è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Adesso bisogna attendere la vacatio legis, 15 giorni, prima dell'entrata in vigore. In questo periodo, i presidenti di Regioni dovranno presentare le richieste di proroga dell'autonomia per le Autorià Portuali che non saranno sede delle Autorià di Sistema (vedi, ad esempio, Savona).

Tra i governatori intenzionati a chiedere la proroga c'è anche Giovanni Toti, che presenterà la richiesta sia per Savona che per La Spezia. Da quanto filtra dalle stanze del Mit, il ministro Delrio non dovrebbe opporsi e sarebbe pronto a nominare un Commissario per i due scali, a condizione che sia chiaro in anticipo il tempo della proroga. La sensazione è che non si voglia andare oltre fine anno, in modo da iniziare il 2017 con la formazione dei nuovi organismi e le conseguenti nomine.

Tra l'altro, per quanto riguarda l'Autorità di sistema Genova-Savona, il nome del futuro presidente sembra esserci già. Paolo Emilio Signorini, segretario generale della Regione Liguria, gode infatti della stima sia di Toti che di Delrio.

Discorso più complesso per la Spezia.
L'accorpamento con Massa pone infatti il problema di mettere insieme realtà appartenenti a Regioni diverse, con normative anche diverse. Quel che è certo è che terminerà l'era Forcieri, sebbene il presidente uscente potrebbe restare in ambito portuale con incarichi in alcune società controllate. Con buona pace della tanto decantata 'questione morale'. Su questo fronte va tenuto però conto che, per effetto degli emendamenti richiesti dal senatore ligure Maurizio Rossi in Commissione Trasporti, le nuove Autorità non potranno più detenere partecipazioni di maggioranza, così come non potranno averne in settori che non siano strettamente legati alla logistica.

Certo è che La Spezia ha davanti a sè mesi cruciali. All'addio di Forcieri, si unirà infatti quello del sindaco Massimo Federici,
il cui mandato scade nel 2017. La città di Levante avrà presto dunque un nuovo presidente di Autorità e un nuovo primo cittadino. Non è detto che saranno entrambi targati Pd e, visto quanto accaduto negli ultimi anni con la "guerra" tra Forcieri e Federici, non è detto che sia un male.