cronaca

La Forestale: "Multe oltre i 2 mila euro per chi accende fuochi"
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Continua l'emergenza incendi boschivi in Liguria: mentre la situazione è tornata sotto controllo sulle alture marittime del genovesato, due nuovi incendi sono divampati in zone distinte della regione: uno sulle alture di Diano Castello e l'altro a Vobbia, a pochi chilometri dal confine col Piemonte, in località Vigogna.

In alta valle Scrivia è entrata subito in azione una squadra dei vigili del fuoco. A dare manforte sono arrivati anche i volontari del servizio antincendi, l'elicottero della Regione Liguria e il Canadair della protezione civile. Le fiamme hanno preso piede tra le radure, lontano dai centri abitati. Sembra che l'incendio sia partito da un mucchio di sterpaglie, forse sfuggite al controllo di qualche contadino, ma non si esclude l'azione di un piromane.

Il rogo che interessa il Ponente, invece, è stato subito arginato da operatori e volontari della Guardia Forestale. In un secondo momento sono stati allertati i vigili del fuoco, giunti sul posto con una squadra a terra e un elicottero. Anche in questo caso il fuoco è rimasto distante dalle abitazioni e non ha destato particolare preoccupazione. Dal pomeriggio sono partite le operazioni di bonifica. 

Nella notte le fiamme erano tornate a minacciare gli abitanti di Sessarego
, la frazione alle spalle di Bogliasco già in apprensione per i roghi degli scorsi giorni. Intorno alle 20 di sabato uno dei focolai del grande incendio del monte Fasce ha ripreso a bruciare a poche centinaia di metri delle case del paesino. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e i volontari delle squadre antincendio.

Il rogo è stato spento grazie al tempestivo intervento dell'elicottero della Regione Liguria. Mobilitato il Canadair della protezione civile, che ha operato fino a quando c'è stata luce. Sul piazzale del paese per l'intera notte è rimasto un presidio fisso di volontari antincendio e di guardie forestali in modo da vigilare e stroncare sul nascere altre eventuali riprese delle fiamme.

La Guardia Forestale continua a mantenere il presidio su tutti i focolai potenzialmente attivi. "Non ce ne andiamo mai finché l'incendio non è spento del tutto", spiega la comandante provinciale Paola Tomassone. Incendi boschivi come questi possono presentare riprese anche per diversi giorni dopo lo spegnimento del fronte principale.

Allo stesso modo vengono presidiate la zona del Monte Gazzo sulle alture di Sestri Ponente, le alture di Serra Riccò e quelle di Busalla, dove sono scoppiati due piccoli incendi nella giornata di sabato. Per questi ultimi la Forestale ha avviato le indagini, su cui il comando vuole mantenere il più stretto riserbo. Per l'episodio di Serra Riccò, come per quello del Monte Gazzo, non si esclude un incidente dovuto a imperizia, piuttosto che la matrice dolosa.

È bene ricordare che, su indicazione della protezione civile regionale, su tutta la Liguria vige lo stato di grave pericolosità per incendi boschivi, che rimane attivo fino all'esplicita revoca. "Ricordiamo che è assolutamente vietato accendere fuochi di qualsiasi tipo - spiega la comandante Tomassone - e che le sanzioni amministrative possono superare i 2 mila euro". Divieto che in molti casi non viene rispettato. Ad alimentare l'emergenza è il caldo unito all'aridità, fattori favorevoli allo sviluppo degli incendi, ulteriormente aggravati dai forti venti secchi frequenti in questo periodo dell'anno.