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La pallanuotista del Setterosa: "Sensazioni uniche"
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L'argento olimpico non le ha dato di certo alla testa. Giulia Emmolo resta coi piedi piantati ben a terra. Anzi, alla sabbia. Quella delle spiagge di Imperia, dove è venuta a trovare un po' di riposo dopo le fatiche di Rio 2016. Quella stessa spiaggia dove da bambina immaginava di giocare una finale alle Olimpiadi. È lei stessa a raccontarlo in un'intervista concessa a Primocanale.

"Sto provando delle sensazioni uniche", ha detto la pallanuotista imperiese. "Le sogni da quando sei bambina, da quando giochi sulla spiaggia e simuli con tuo fratello la finale olimpica. Poi la giochi, vinci una medaglia, torni a casa e senti lo zaino più pesante. Sono tante emozioni che, credo, non si possano racchiudere in una parola sola. Ho un ricordo coloratissimo di questa esperienza. È stato tutto bello, tutto perfetto. Unico".

Se le chiedi quale sia il primo obiettivo futuro, non ha dubbi: "la vacanza". Nessuna meta esotica, bensì i luoghi in cui è cresciuta, come ragazza e come sportiva. Quella Imperia che nel corso delle ultime settimane si è stretta intorno a lei e alla sua compagna di squadra, l'altra imperiese doc, Giulia Gorlero. C'è ancora tempo, dunque, prima di ributtarsi, corpo e mente, sull'Olympiacos (club in cui milita da ormai un anno) e sugli allenamenti.

Senza dimenticare la nazionale. "A fine anno riprenderemo in vista del mondiale di Budapest che ci sarà nel 2017", ha spiegato. E il Setterosa promette di regalare altre emozioni agli italiani e agli imperiesi. "La nostra forza è stata il gruppo", ha sottolineato la Emmolo. "In uno sport di squadra è la chiave fondamentale. Quando hai un gruppo forte, che diventa squadra, non puoi porti limiti".

E proprio perché nessuno vuole porsi dei limiti, chissà che il futuro non regali emozioni ancora più grandi. "Questa medaglia non è stata la fine di un ciclo - ha concluso la pallanuotista - ma l'inizio di qualcosa che, si spera, sia ancora più bello e lucente".