
Soprattutto una volta arrivato al Blocco 11, il cosidetto "blocco della morte", dove si trova la cella di San Massimiliano Kolbe, si è seduto su una panchina a mani giunte, con il capo chino e gli occhi chiusi per diversi minuti a pregare. Successivamente ha incontrato e si è intrattenuto con 25 sopravvissuti della Shoah.
IL COMMENTO
Quando la politica si mise insieme per fare il bene di Genova
Ex Ilva: Cornigliano ha già dato molto, almeno possa pronunciarsi sul piano