cronaca

Oltre 6 mila arresti, il primo ministro: "Riconsiderare la pena di morte"
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Sale ancora la tensione fra Ankara e Washington: il ministro del Lavoro turco ha ipotizzato apertamente, riferisce la Bbc, che gli Usa siano dietro il fallito golpe della notte fra venerdi' e sabato, mentre il segretario di Stato, John Kerry, citato da Lussemburgo, ha negato tutto mettendo in guardia la Turchia da quelle che ha chiamato "pubbliche insinuazioni". I sospetti sugli Usa - ha detto Kerry - "sono totalmente falsi e danneggiano" i rapporti.

"Se gli Stati Uniti sosterranno" Fethullah Gulen, negandone l'estradizione in Turchia con l'accusa di aver organizzato il fallito golpe, "questo danneggerà la loro reputazione. Non penso che continueranno a proteggere una persona del genere", ha detto il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag, citato dall'agenzia statale Anadolu.

E non si ferma la resa dei conti. "Ci sono circa 6 mila arresti, e la cifra supererà i 6 mila attuali. Continuiamo a fare pulizia": prosegue il ministro della Giustizia turco.

Dopo che ieri erano già stati arrestati quasi 3 mila militari golpisti, e altrettanti giudici erano stati rimossi, stamani l'agenzia statale Anadolu ha dato conferma della detenzione di altri 52 soldati e dell'emissione di mandati d'arresto per 53 magistrati. Ieri, anche decine di giudici erano finiti in manette, tra cui uno della Corte costituzionale.

Secondo il ministero degli Esteri di Ankara, sono oltre 290 i morti nel fallito colpo di stato in Turchia, compiuto "senza alcun dubbio dall'organizzazione terroristica di Fethullah Gulen". Più di 190 sono i civili e oltre 100 i militari golpisti uccisi.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è scoppiato a piangere durante un discorso al funerale dell'amico e già consigliere per i media, Erol Olcak, ucciso dai militari golpisti sul ponte del Bosforo a Istanbul con il figlio 16enne, Abdullah. Le immagini sono state mostrate con enfasi sui media turchi.

Almeno 11 soldati golpisti sono stati arrestati all'aeroporto Sabiha Gokcen, sulla sponda asiatica di Istanbul, dopo un tentativo di resistenza contro la polizia. Lo riferisce Haberturk. Altri scontri tra forze di sicurezza turche e militari golpisti che resistono all'arresto sono segnalati nella base militare di Konya, nell'Anatolia centrale.

Il premier turco Binali Yildirum ha detto che nella costituzione del Paese non è prevista la pena di morte, ma aggiungendo che il governo considererà cambiamenti legali per accertarsi che simili tentativi di colpo di stato non si ripetano mai più.

Erdogan ha chiesto agli Stati Uniti l'estradizione di Fethullah Gulen, l'ex imam che vive in America accusato di essere l'ispiratore del fallito colpo di Stato. Ma secondo Gulen "c'è la possibilità che il golpe di stato in Turchia sia stata una messa in scena per continuare ad accusare i miei sostenitori", ha detto ai giornalisti fuori dalla sua casa a Saylorsburg, Pennsylvania . "Non penso - ha risposto - che il mondo possa credere alle accuse del presidente Erdogan. Ora che la Turchia ha intrapreso il sentiero della democrazia non può tornare indietro".

Tornato a Istanbul, il presidente si è concesso più di un bagno di folla. Acclamato da migliaia di sostenitori, che ha salutato con il gesto della rabbia, mutuato dai Fratelli musulmani, il 'sultano' ha ringraziato il suo popolo per averlo sostenuto scendendo in piazza, mentre una folla festante sventolava bandiere turche e inneggiava ad Allah. A loro, ha promesso che "i traditori" che hanno tentato di rovesciarlo "pagheranno un caro prezzo".